Il suo mare è talmente trasparente che le barche in sosta al largo sembrano levitare nell’aria. Se non fosse per i numerosi, variopinti pesci che affollano il fondale, le acque di Cala Napoletana sarebbero del tutto simili a quelle di una piscina. Il paesaggio circostante, invece, fa pensare a un paradiso terrestre: sabbia candida, sottile e soffice, rocce granitiche dalle tinte rosate e dalle forme sinuose, pazientemente levigate dal vento e dalle onde, rigogliosi, verdissimi cespugli di macchia mediterranea che cingono alle spalle la piccola insenatura.
L’arenile, in realtà, è diviso in tre spiaggette, separate da rocce e grandi massi di granito. Il fondale è basso e sabbioso, digrada dolcemente ed è perfetto per lo snorkeling, grazie alla straordinaria trasparenza dell’acqua. Mentre per chi desidera rilassarsi e ammirare il panorama, è consigliato attendere le ore centrali della giornata, quando i raggi del sole accentuano i colori naturali della spiaggia attraverso magici giochi di luce.
La spiaggia occupa l’angolo nord-occidentale dell’isola di Caprera - seconda isola per dimensioni del parco dell’arcipelago della Maddalena - , nel tratto di costa a sud di punta Galera, raggiungibile via mare con imbarcazioni private e con i tour guidati delle isole dell’arcipelago, oppure attraverso un suggestivo sentiero. Il percorso via terra parte dalla batteria Arbuticci – fortificazione di fine XIX che ospita il museo memoriale Giuseppe Garibaldi -, e si inoltra per il primo tratto in mezzo al verde mediterraneo, tra piante di erica, mirto, elicriso e corbezzolo, per poi giungere, vicino a una vedetta diroccata, a un punto panoramico mozzafiato. Da qui ammirerai le bocche di Bonifacio e altre isole più settentrionali dell’arcipelago, Budelli, Razzoli e Santa Maria. Si cammina poi tra i graniti, fino a scorgere l’intenso azzurro del mare di Cala Napoletana.
Il territorio di Caprera è interamente protetto dal parco e custodisce gemme imperdibili come Cala Coticcio, la ‘Tahiti sarda’, anch’essa raggiungibile via mare o tramite un sentiero interno. A sud, la spiaggia dei Due Mari e Cala Portese si dispongono ai lati di un istmo, entrambe bagnate dal mare turchese. Più a est troverai la spiaggia del Relitto, caratterizzata dallo scenografico scheletro di una nave antica adagiato sulla riva. L’isola, oltre che per le sue spiagge, è nota per essere stata l’ultimo rifugio di Garibaldi: nel Compendio garibaldino, uno dei musei più visitati in Italia, ripercorrerai le avventurose vicende dell’Eroe dei due mondi.