Si erge isolata su un poggio vicino alle rive del fiume Tirso, sorta sui resti di un nuraghe trilobato presumibilmente a metà XII secolo, distante sei chilometri da Bultei, sul cui territorio ricade, e sei da Benetutti: le parrocchie di entrambi i paesi del Goceano ne rivendicano alla diocesi di Ozieri la pertinenza ecclesiastica. La chiesa di san Saturnino deve la sua fama alle sue essenziali forme architettoniche omaniche e anche al valore paesaggistico e archeologico del sito dove sorge. La prima notizia sul santuario sancti Saturnini de Usolvisi risale al 1163, anno in cui fu donata ai monaci camaldolesi - che avevano costruito anche la stupenda basilica della Santissima Trinità di Saccargia - da Attone, vescovo di Castra.