Il maestrale accarezza i suoi granelli simili a chicchi di riso. La sabbia dorata, fine e con piccolissimi ciottoli di quarzo bianco e rosa colorano Mari Ermi di molteplici sfumature cangianti. Parte integrante dell’area marina penisola del Sinis - isola di Mal di Ventre, la spiaggia si estende per due chilometri e mezzo lungo la costa di Cabras, incastonata tra l’incantevole Is Arutas e Porto Suedda, una striscia di terra dove affiorano rocce multiformi che nascondono un’altra spiaggetta.
Dalla lunga battigia bagnata da una melodiosa risacca ti immergerai in un mare azzurro intenso con un fondale che degrada dolcemente verso il largo, rendendo la spiaggia ideale per le famiglie con bambini. Per gli appassionati di sport da onda come kite o windsurf, è il luogo ideale dove praticarli. Nella spiaggia troverai ampio parcheggio, punti ristoro e servizi. Per gli amanti della natura e dell’avventura, a due passi dall’arenile, ecco campeggi e agricampeggi.
Racchiusa tra alte dune chiarissime e vegetazione marina,
Mari Ermi è protetta alle spalle da uno stagno esteso venti ettari. Nello specchio d’acqua vivono numerose specie di uccelli marini, tra cui il fenicottero rosa. Lo noterai con la testa immersa nell’acqua intento a mangiare i gamberetti che gli conferiscono il caratteristico colorito. Di fronte alla spiaggia, scorgerai la forma caratteristica dell’isola di
Mal di Ventre, in campidanese
Malu Entu, ‘cattivo vento’, per via dei repentini cambiamenti del meteo, un paradiso naturalistico, dove sbarcano le tartarughe marine e i cui fondali celano relitti di tutte le epoche, tra cui un relitto romano di 36 metri affondato tra 80 e 50 a.C. con duemila lingotti di piombo.
Mari Ermi ha caratteristiche simili ad altri due gioielli costieri di Cabras, il quarzo rosa, verde chiaro e bianco di
Is Arutas, una delle spiagge più famose della Sardegna, e
Maimoni, due chilometri di sabbia chiarissima, impreziosita anch’essa da chicchi di quarzo con varie sfumature. Di diversa natura ma altrettanto suggestiva è un’altra spiaggia cabrarese:
san Giovanni di Sinis, una distesa di sabbia fine e morbida.