Il nome significa ‘le sabbie’, nello specifico ‘dune sabbiose’ e sono tra le più estese in Italia. Un piccolo deserto, rimboschito a partire dagli anni Cinquanta del Novecento, con pini e acacie, perché le dune rischiavano di espandersi e desertificare l’interno. Oggi è diventato una vastissima area verde, dove sorgono pineta e campo da golf. Is Arenas (o sas Renas) si estende per quasi sei chilometri: è una delle spiagge più lunghe dell’Oristanese, delimitata a nord dalla punta di Torre del Pozzo e a sud da un canale che collega mare e stagno Is Benas. La parte centrale (e maggiore) dell’arenile rientra nel territorio di Narbolia, la parte meridionale è di San Vero Milis, quella settentrionale di Cuglieri.
La spiaggia ha un fondo di sabbia giallo-rossastra con riflessi dorati, mista a ciottoli e conchiglie sulla battigia. In alcuni tratti ammirerai bianchissimi chicchi di riso che si immergono in acque limpide. Alle spalle il panorama è dominato dai boschi del Montiferru, mentre verso il mare vedrai Capu Mannu, punta settentrionale della penisola del Sinis e dell’area protetta che la comprende.
È spesso battuta dal forte maestrale, perciò frequentata tutto l’anno da appassionati di windsurf. In simili condizioni, è sconsigliato entrare in acqua ma osservare il mare darà intense sensazioni. La spiaggia è accessibile a diversamente abili, ha un ampio parcheggio ed è adatta ai camper, ci sono poi campeggi, ristoranti e bar.
Il tratto centrale della costa ovest, in provincia di Oristano, è fatto di spiagge di sabbia fine o chicchi di quarzo che si alternano a scogliere. Da non perdere poco a nord di Is Arenas, s’Archittu di santa Caterina di Pittinurri (Cuglieri), uno dei simboli della Sardegna, e la bella spiaggia di Putzu Idu. A sud c’è la penisola del Sinis, che vanta tre perle di assoluta bellezza nel territorio di Cabras: Mari Ermi, Maimoni e Is Arutas. Scendendo lungo il golfo troverai la marina di Torregrande, spiaggia cittadina di Oristano, e san Giovanni di Sinis, vicina al sito archeologico di Tharros.