Arrampicato sul versante orientale del monte di Serpeddì, a quota 700 metri d’altitudine (rispetto ai mille del massiccio montuoso), è il paese del sud Sardegna che ha più caratteristiche e sembianze di centro montano. Burcei, Comune di tremila abitanti, il cui nome deriverebbe da burrei, ‘branco di buoi’, a conferma della tradizione pastorale, sorse verso la fine XVII secolo quando alcune famiglie di allevatori barbaricini e provenienti da Sinnai, Settimo san Pietro e Villasalto occuparono il suo territorio montuoso, costellato di boschi e sorgenti, particolarmente adatto alla pastorizia, su cui tuttora si basa l’economia locale. Si stabilirono vicino alla sorgente sa Mitza de su Salixi, che sino a fine XX secolo era centro del paese. L’abitato conserva strutture dell’antica tradizione architettonica sarda, che si articolano attorno a tre piazzette. Dal centro ammirerai uno sconfinato panorama con vista su Cagliari e sulla spiaggia del Poetto.
Le campagne vicine, oltre che al pascolo, sono destinate a orti, viti, legumi, e soprattutto, alle sue gustose e rinomate ciliegie, protagoniste a giugno della sagra delle ciliegie. Ai margini del paese ammirerai distese verdi, con sorgenti di acqua purissima, profumi inebrianti e scorci suggestivi: ti troverai nel cuore del parco dei Sette Fratelli, una delle oasi naturalistiche più grandi e affascinanti dell’Isola e di tutta l’Italia. Lungo la valle del rio Brabaisu si estende una foresta di lecci e ontani, abitata da numerose e rare specie animali. Poco distante il centenario bosco di Tuviois. A sud dell’abitato ammirerai la gola del rio Cannas, che scorre fra salti, pareti granitiche scavate dall’acqua e fitti e colorati oleandri. È una terra abitata sin da età del Bronzo come testimoniano i nuraghi Bruncu Entosu, Bruncu Moddizzi, de su Attu, Dom’ e s’Orcu, sa Serra e su Nuraxi. Tra i monumenti moderni, invece, spicca la parrocchiale di Nostra Signora di Monserrato, costruita nel 1886 su progetto dell’architetto Gaetano Cima (‘disegno’ analogo a quello della chiesa di Guasila) e caratterizzata da pianta ottagonale, cappelle laterali, prospetto in stile neoclassico, timpanato e spartito da colonne, e un alto campanile. La patrona del paese si festeggia l’8 settembre. Mentre a inizio giugno si celebra santa Barbara. Sono occasioni nelle quali assaporare le specialità derivanti dagli allevamenti locali: ottimi formaggi caprini e ovini, squisiti salumi e pane di semola di grano duro, cotto nel forno a legna. Altro appuntamento imperdibile per degustare prelibatezze è, ad agosto, la sagra de sa pezza de craba (carne di capra).