È una delle più piccole chiese romaniche della Sardegna, ma la sua caratteristica principale è un’altra, ben visibile in facciata: un architrave con immagini scolpite in rilievo, cinque figure antropomorfe, di cui una capovolta. È un unicum nella scultura medioevale sarda, lo vanta la chiesa di San Michele arcangelo. Il santuario fu eretto a metà XIII secolo su un piccolo rilievo che attualmente rappresenta la periferia di Siddi, realizzato con marna bruna e gialla, arenaria e basalto. La pianta è a due navate, ma curiosamente solo una delle due – quella a sud, più ampia rispetto all’altra – termina con un abside. La copertura è in legno, con tetto a due spioventi nella navata principale e a falda unica nella ‘navatella’.

In facciata noterai un solo archetto pensile, probabilmente in origine vi era una teoria di archetti che correva lungo tutta la facciata, ma sono andati perduti in seguito a lavori di rifacimento. I due portali sono entrambi architravati, con arco di scarico a tutto sesto. Ti resterà impresso l’architrave di sinistra, dove compaiono le figure scolpite dentro quattro riquadri, divisi da bande verticali decorate con rombi intrecciati.