Magnificenza artistica, memoria storica, identità culturale e senso di comunità: Monumenti Aperti è la più grande ‘mobilitazione’ popolare di tutela, valorizzazione e promozione dei beni culturali in Sardegna. Nel 2022, per la sua ventiseiesima edizione, la manifestazione torna alla sua formula originaria, in primavera e in presenza, seguendo le disposizioni vigenti. Sei fine settimana, con inizio fissato per il 23 aprile fino al primo weekend di giugno, durante i quali si apriranno centinaia di luoghi di cultura, tra musei e siti archeologici, chiese ed edifici storici, monumenti naturali e parchi. Ogni comunità si racconta attraverso itinerari letterari e percorsi nell’architettura urbana, attraverso borghi e città segnate da secoli di avvicendamenti al potere e viaggi nel passato più lontano, tra i resti di antiche civiltà. Volontari e studenti ti 'racconteranno' la bellezza che attraversa i millenni: non a caso il tema scelto per questa edizione è ‘il nostro bello – insieme ci prendiamo cura del tempo’.
Un enorme patrimonio materiale (e immateriale) distribuito nel territorio di 38 Comuni, tre dei quali aderiscono per la prima volta. Nel Sassarese, la new entry è Ittiri. Ai piedi dell'altopiano de sa Jara Manna, tra le colline della Marmilla, si aprono le porte dei tesori di Tuili, mentre in Barbagia fa il suo esordio Dorgali, dove potrai visitare chiese e palazzi signorili. Tra i luoghi ‘storici’ della manifestazione non manca il capoluogo: Cagliari metterà in mostra le sue testimonianze disseminate lungo millenni di storia, dalle radici fenicie alle vestigia di età romana, passando per le fortificazioni medievali fino ai palazzi più recenti, elegantemente incastonati nel tessuto cittadino. Restando nell'hinterland, a Elmas, Assemini, Monserrato, Quartu Sant'Elena e Selargius saranno protagonisti edifici storici, santuari e aree archeologiche, come il nuraghe Diana, vera e propria 'sentinella' sul mare quartese.
A volte cultura fa rima con paesaggio, come tra i romantici bastioni di Alghero, attorno alla quale ti attendono misteriose e affascinanti eredità del passato prenuragico e nuragico dell’Isola, e a Sassari, che all'offerta cittadina aggiunge anche il 'villaggio-fantasma' sul mare dell'Argentiera. Bellezze naturali, beni storici ed edifici di culto da ammirare anche nel Sulcis, a Iglesias, che propone vari eventi e itinerari tematici, e a Carbonia, nel cui programma torna il parco archeologico di Monte Sirai. Tanti i tesori disseminati tra la costa meridionale, le campagne del Campidano e l’Oristanese: a Pula, Sanluri, Serramanna, Uta e Oristano, dove, rispetto alle precedenti edizioni, si aggiunge la torre di Mariano II. Saranno presenti, inoltre, i due centri principali del Sarrabus, Muravera, che mette in mostra con appositi percorsi le bellezze ambientali del suo territorio, e Villaputzu, con le sue eredità nuragiche e medievali.
Natura in primo piano anche a Genoni, nel Sarcidano, dove potrai percorrere un itinerario che dal Paleo archeo centro ti porterà sulla cima del panoramico colle di Santu Antine, 'custode' del pozzo nuragico più profondo della Sardegna, ben 40 metri. La Marmilla è protagonista con Genuri, Siddi, Villanovafranca e Villanovaforru, dove spicca il parco archeologico Genna Maria. Pabillonis espone is Pingiadas, monumento al lavoro artigianale locale, e ti farà visitare tipiche case campidanesi. Poco più di dieci chilometri a est, ecco Sardara e il suo emozionante viaggio nel tempo: l'età nuragica è rappresentata dal santuario di sant'Anastasia, mentre le testimonianze del territorio fino al medioevo sono in mostra al museo Villa Abbas.
Atmosfere e suggestioni intense caratterizzano le tappe dell’interno, dove luoghi di cultura e tradizioni secolari si accompagnano a eccellenze artigianali e prelibatezze enogastronomiche. Come a Gavoi, Neoneli e Ovodda. Cossoine pone l’accento sui luoghi di culto. A poca distanza, partecipa a Padria, dove, tra le varie proposte, spicca il nuraghe Longu. E ancora Ossi, Ploaghe, Porto Torres e Tissi, con l'affascinante mix tra storia e ambiente. Nel versante ovest del Montiferru spicca Cuglieri, dove potrai ammirare l’ex convento dei cappuccini e la solenne basilica di santa Maria della Neve. Come accade ormai da diversi anni, un ‘ponte’ ideale collega la Sardegna ad alcune città della Penisola, dove Monumenti Aperti trova la sua appendice superando i confini isolani. A loro principalmente sarà dedicata l''appendice' autunnale della manifestazione.
Approfondimenti: Monumenti Aperti 2022