Circa trecento esemplari di uccelli appartenenti alla fauna stanziale e migratrice che popola i vari habitat dell’Isola: li scoprirai nel solo museo della Sardegna esclusivamente dedicato all’avifauna. L’esposizione è a Siddi, allestita nell’edificio che in passato ha ospitato l’ospedale Managu, raro esempio di struttura sanitaria operante in un borgo rurale sardo nel XIX secolo. Il piano terra ospita le sezioni espositive e la sezione informativa. Un primo ambiente è dedicato alla storia dell’edificio, poi la visita procede seguendo un percorso visivo e tattile, che descrive la storia evolutiva degli uccelli, per giungere a una serie di vetrine dove ammirerai numerosi esemplari, corredati da schede informative sulle loro caratteristiche e sugli habitat da loro frequentati. Tra le varie specie, osserverai rapaci notturni e diurni, varie specie di oche e anatre, trampolieri e altre specie meno note e rare, quali il pollo sultano, il gracchio corallino e la pernice di mare. Una piccola sezione è dedicata ai mammiferi sardi.
Al primo piano passerai attraverso un grande e simbolico uovo, per visitare un’altra parte della sezione espositiva, maggiormente dedicata agli ambienti naturali e al territorio. Nello stesso piano, troverai anche la sezione ludico-didattica e multimediale e una sala convegni. ‘Esplorerai’ gli habitat più caratteristici dell’Isola, come lagune, stagni costieri salmastri e d’acqua dolce, pascoli e coltivazioni, macchia mediterranea e boschi, cime e dirupi. Oltre alla vista, attiverai tatto, udito e olfatto. Una sezione espositiva è stata allestita per i diversamente abili per un’esperienza attiva e dinamica attraverso un percorso sensoriale e strumenti multimediali.
Potrai approfondire la visita all’esterno dello spazio museale, a meno di due chilometri dal centro abitato, nel parco naturalistico e archeologico sa Fogaia, dove vivono le specie descritte nell’esposizione. Il parco comprende boschi di lecci e macchia, con 154 varie specie vegetali e una ricca fauna. Potrai osservare il tipico paesaggio ondulato della Marmilla, con colline inframezzate da ampie vallate, e con le giare di Gesturi e Serri sullo sfondo. In lontananza, scorgerai anche i rilievi del Monte Arci, il monte Arcuentu e le cime del massiccio del Gennargentu.
Il parco custodisce anche testimonianze preistoriche: un sentiero conduce al nuraghe complesso sa Fogaia, frutto di varie fasi costruttive, con un nucleo più antico formato da un nuraghe a corridoio, dalla forma che rimanda alla struttura delle tombe di Giganti con esedra. I reperti rinvenuti nell’insediamento testimoniano una frequentazione in età punica e romana, proseguita sino all’alto Medioevo.