Scoperto nel 1889, è il monumento preistorico dove furono rinvenuti, per la prima volta in Sardegna, reperti con particolari caratteristiche che portarono a definire la cultura di Bonnanaro, facies culturale che prende nome dal paese d’origine del sito e coincide con l’età del Bronzo antico (1800-1600 a.C.), alle soglie dell’età nuragica. La necropoli a domus de Janas di Corona Moltana è scavata in un affioramento calcareo ai bordi di un piccolo altopiano a due chilometri da Bonnanaro, centro del Meilogu-Logudoro distante 35 chilometri da Sassari, dalla storia plurimillenaria e famoso come ‘borgo delle ciliegie’. I manufatti ceramici ‘bonnanaresi’ non presentano più la sovrabbondante decorazione che caratterizzava i precedenti ‘campaniformi’. Le sepolture ipogeiche furono ‘in vita’ sin dal Neolitico finale (3200-2800 a.C.). Il Bronzo antico fu l’ultima fase del loro utilizzo: in pratica qui furono seppelliti i defunti ‘prenuragici’ per 1500 anni.