Il massiccio del monte Linas è una continua scoperta di ambienti naturali sempre diversi, tra aspre vette, profonde gole, boschi, macchia mediterranea, corsi d’acqua e cascate. Una di esse, circondata da imponenti pareti granitiche, nel territorio di Gonnosfanadiga, ti resterà impressa per il suo vertiginoso ultimo salto di oltre 70 metri: è la cascata di Muru Mannu. Assieme al torrente che la genera, deve il nome alla cresta rocciosa da cui sgorga il corso d’acqua. Quasi al termine del suo percorso – che nasce a quota mille metri - il canale incontra una improvvisa caduta di quota: prima compie alcuni piccoli salti, infine il più imponente, tale da concedere a Muru Mannu il primato nell’Isola. A fine balzo, il torrente genera un laghetto circondato da lecci e agrifogli, poi prosegue verso valle, dando vita ad altre piccole cascatelle, infine congiungendosi col rio Linas e formando il rio Cannisoni.
Per raggiungere questo spettacolo della natura, percorrerai un incantevole sentiero nel bosco, che a tratti si apre su luminose radure, per poi restringersi attraverso gole immerse tra lecci ed eucalipti, mentre agrifogli e corbezzoli accompagnano il tuo incedere accanto ai due torrenti che solcano il Linas. Di tanto in tanto, spuntano tracce di frequentazioni del passato recente: carbonaie, capanne e ovili abbandonati rendono il paesaggio ancora più suggestivo. Ti immedesimerai nel personaggio di una favola o di un racconto fantasy quando occasionalmente dovrai guadare i corsi d’acqua, nel loro punto di intersezione mostrano cascatelle e laghetti. Infine seguendo a ritroso il rio Muru Mannu, sulla sinistra, arriverai alla cascata.
Durante il tragitto incontrerai una deviazione che porta a un’altra cascata, Piscina Irgas. Il sentiero, anche in questo caso, è immerso nel verde e si conclude ai piedi del salto di 45 metri, dove il flusso d’acqua forma un laghetto color smeraldo. Sempre ai piedi del Linas, ma nel versante che volge verso Villacidro, sorge lo splendido scenario de sa Spendula: agevoli sentieri e un parco con area pic-nic ti porteranno sino alla vista di un salto di circa 30 metri. Un giovanissimo D'Annunzio non rimase indifferente al fascino della cascata, alla quale dedicò un sonetto.
I 'gioielli' naturalistici di Gonnosfanadiga e di Villacidro fanno parte del complesso forestale del Monti Mannu, 4600 ettari di fitti boschi, pareti granitiche, testimonianze di archeologia preistorica e industriale e una ricca fauna, compresi cervo sardo e muflone, e, per gli appassionati di birdwatching, falco pellegrino e aquila reale.