La Sardegna svela i suoi tesori architettonici

Bastione Saint Remy - Cagliari

La Sardegna svela i suoi tesori architettonici

Monumenti Aperti 2024 anima i weekend primaverili e d'autunno con arte, cultura e autenticità
porte aperte alla cultura e alla bellezza senza tempo

Magnificenza artistica, memoria storica, identità culturale e senso di comunità: Monumenti Aperti è la più grande ‘mobilitazione’ popolare di tutela, valorizzazione e promozione dei beni culturali in Sardegna. L’edizione 2024, la 28esima, si articola in due fasi, nell’arco di sette fine settimana: la prima fase dal 4 maggio al 2 giugno, la seconda negli ultimi tre weekend di ottobre. Durante queste giornate si apriranno centinaia di luoghi di cultura: musei e siti archeologici, chiese ed edifici storici, monumenti naturali e parchi. Ogni comunità ‘si racconta’ attraverso itinerari letterari e percorsi nell’architettura urbana, in borghi e città segnate da secoli di avvicendamenti al potere. Volontari e studenti saranno pronti a guidarti in un viaggio attraverso la bellezza che attraversa i millenni, sino nel passato più lontano, tra i resti di antiche civiltà. Luoghi di ieri e di oggi, dove coesistono memoria e idee per il futuro. Non a caso, il titolo di questa edizione è ‘Spazi per i sogni’.

Torre di Longonsardo - Santa Teresa Gallura
alla riscoperta di un inestimabile patrimonio storico-culturale

Un inestimabile patrimonio materiale (e immateriale) distribuito nel territorio di ben 78 Comuni, che rendono l’edizione 2024 di Monumenti Aperti la più ricca di sempre. In undici aderiscono per la prima volta. Tra questi, due importanti centri galluresi, Arzachena, ‘cuore pulsante’ della Costa Smeralda, e Santa Teresa Gallura. In Anglona, le new entry sono Badesi e Viddalba. Nell’Oristanese, Monumenti Aperti accoglie per la prima volta Nurachi, dove visiterai oasi e torre di Pischeredda, Simala, paese celebre per i suoi portali, e Sini, borgo ai piedi della Giara di Gesturi. Esordio anche per Segariu, in Marmilla, Escalaplano, al confine tra Gerrei e Ogliastra, e Samassi, dove apre la chiesa di San Gemiliano. A proposito di antiche chiese, SantElia di Tattinu è il ‘gioiello’ visitabile a Nuxis, ‘nuovo ingresso’ del Sulcis.

Nuraghe Diana - Capitana - Quartu Sant'Elena
l’Isola raccontata attraverso lo spirito autentico delle sue comunità

Tra i luoghi ‘storici’ della manifestazione non può mancare il capoluogo: Cagliari mette in mostra testimonianze di vicende millenarie, dalle radici fenicie alle vestigia di età romana, dalle fortificazioni medievali fino ai palazzi più recenti, elegantemente incastonati nel tessuto cittadino. L’hinterland cagliaritano non è da meno: presenti Elmas, Sestu, Settimo San Pietro e Quartu Sant’Elena, con i loro edifici storici, santuari e aree archeologiche, come il nuraghe Diana, ‘sentinella’ sul mare quartese. Restando nel basso Campidano, tornano paesi ricchi di storia e tradizioni come Decimoputzu, Monastir, San Sperate, Ussana e Villasor.

Ingurtosu - Arbus
suggestivi itinerari tra natura e cultura

A volte cultura fa rima con paesaggio, come tra i romantici bastioni di Alghero, attorno alla quale ti attendono misteriose e affascinanti eredità del passato prenuragico e nuragico dell’Isola, e a Sassari, con musei, chiese ed edifici storici circondati dal verde dei suoi parchi cittadini. Non poteva che snodarsi tra mare e miniere la proposta del Sulcis, dove a Iglesias e Carbonia si aggiungono le ‘perle’ isolane Sant’Antioco e Carloforte. A proposito di mare, aprono le loro porte anche Pula, Sarroch, Teulada e Villasimius, mentre il Sarrabus è rappresentato da Villaputzu. Ampia la proposta del Medio Campidano: partecipano Pabillonis, Samassi, Samatzai, San Gavino Monreale, Sanluri e Serramanna. Spostandoti a ovest, ti immergerai negli scenari punteggiati di boschi, cascate e villaggi minerari di Arbus, Guspini, Gonnosfanadiga e Villacidro.

Veduta dal nuraghe sa Fogaia - Siddi
piccoli centri che custodiscono grandi ‘gioielli’ architettonici

Natura in primo piano anche in Ogliastra, dove si conferma l’appuntamento con Triei, e in Marmilla, protagonista con Genuri, Lunamatrona, Siddi e Tuili, dove spicca lo splendido retablo della chiesa di San Pietro. Poco più a ovest, farai un emozionante viaggio nel tempo a Sardara: l’età nuragica è rappresentata dal santuario di Sant’Anastasia, mentre le testimonianze del territorio fino al Medioevo sono in mostra al museo Villa Abbas. A Ballao potrai ammirare il particolare tempio a pozzo di Funtana Coberta. Oristano ripropone il suo passato ‘giudicale’, mentre, nei dintorni, si svelano ai visitatori Terralba e Ardauli. Risalendo la costa occidentale, tappa imperdibile è Bosa, con il suo imponente castello, le storiche concerie e le chiese. Nel versante occidentale del Montiferru spicca Cuglieri, con l’ex convento dei cappuccini e la basilica di Santa Maria della Neve.

Veduta panoramica -  Gavoi
'tesori' da scoprire sul mare e nell'entroterra

Atmosfere e suggestioni intense caratterizzano le tappe dell’interno, dove luoghi di cultura e tradizioni secolari si accompagnano a eccellenze artigianali ed enogastronomiche. Come a Gavoi, Neoneli, Aritzo e Ovodda. ‘Sospesi’ tra le cime del Supramonte e il mare del golfo di Orosei, ecco i monumenti di Dorgali. Nel Logudoro potrai esplorare i tesori di Ploaghe, Monteleone Rocca Doria e Padria. La Gallura è protagonista anche con Aggius, Aglientu, Bortigiadas, Calangianus, Luras, Luogosanto, Tempio Pausania, Trinità dAgultu e Vignola e con la sua ‘capitale’ Olbia. Nei dintorni di Sassari fa mostra di sé l’affascinante mix tra ambiente, cultura e storia, a Ittiri, Ossi, Porto Torres, Stintino e Chiaramonti, dove spiccano i resti del castello dei Doria. Monumenti aperti 2024 ‘sconfina’ anche nella Penisola, con gli appuntamenti di ottobre a Bitonto e Ferrara.

Reti da pesca - Museo della Tonnara - Stintino