Un patrimonio ambientale unico. Il parco regionale di Porto Conte, istituito nel 1999, si estende su cinquemila ettari di costa ed entroterra di Alghero. Il territorio, in gran parte pianeggiante, confina col mare per 60 chilometri: spiagge sabbiose si alternano a falesie a strapiombo. Il limite meridionale è la laguna del Calich, ‘polmone’ di varie specie animali. A nord ci sono monte Doglia e baia di Porto Conte. Al suo interno include gli scenari spettacolari delle punte Giglio e Cristallo, di Porticciolo e Cala Viola, le grotte di Capo Caccia e la foresta Le Prigionette, un tempo detta ‘dell’Arca di Noè’ perché vi sono stati introdotti, tra gli altri, daini, cavallini della Giara e asinelli bianchi.
Il Centro di educazione ambientale propone vari itinerari che arrivano alle pendici del monte Timidone e Cala della Barca. Da qui ammirerai l’intera estensione del parco, immerso nel verde di macchia mediterranea (corbezzolo, elicriso e ginestra) ed endemismi, come la palma nana.
Dal 2002 fa parte del parco l’area marina di Capo Caccia, fondamentale per preservare biodiversità mediterranee. Spiccano calcari ricchi di fossili (tra cui le ossa di una varietà estinta di cervo) e piante rare abbarbicate su rupi costiere. Nelle scogliere più impervie nidifica il rarissimo grifone, mentre a punta Giglio volano falco pellegrino, poiana, barbagianni e corvo imperiale. In tutto nel parco sono censite 35 specie di mammiferi e 150 di uccelli.
Immergiti con le guide per scoprire imponenti formazioni di alghe calcaree (anche di tre metri) e fondali sabbiosi con praterie di posidonia, habitat per la riproduzione di molluschi e crostacei, tra cui l’aragosta. Qui enormi massicci precipitano in acqua con pareti costellate di cavità. La grotta di Nettuno è la più famosa, con lago interno ed enormi formazioni stalattitiche: la raggiungerai dall’escala del Cabiròl o con barconi da Alghero. Accederai (insieme a guide esperte) a quella sommersa di Nereo a 35 metri di profondità e ne uscirai a 15, dopo un percorso di 300 metri. In queste profondità vive il corallo rosso, simbolo della Riviera algherese. Nel parco si svela anche un ampio patrimonio archeologico: la Grotta Verde (VI millennio a.C.) con fossili umani, ceramiche e graffiti, i complessi nuragici di Palmavera e sant’Imbenia e resti romani: villa di sant’Imbenia e ponte sul Calich.