Si adagia nella piana della Marmilla, tra fiume Mannu e colline della Trexenta, circondato dalle Giara di Gesturi e da quella di Siddi. Lunamatrona è un paesino di tradizione agropastorale di meno di duemila abitanti. Il nome deriverebbe da Juno Matrona, in onore di Giunone: forse qui sorgeva un tempio a lei dedicato. Rinomate le sue produzioni agricole: legumi, olio e malvasia, vino protagonista di una sagra di inizio settembre, insieme al melone e alla pecora in cappotto.
Al centro del paese sorge la parrocchiale di san Giovanni battista è in stile classicista con rivisitazioni seicentesche. Sorge sull’area di una precedente chiesa benedettina (XI secolo), costruita tra fine XVI e inizio XVII secolo. L’interno ha navata unica voltata a botte, con quattro cappelle per lato, nella prima a destra è custodito il retablo di Santa Maria, in origine conservato nella chiesetta omonima. I dipinti raffigurano episodi della vita di Cristo, della Vergine e dei santi. I festeggiamenti in onore di san Giovanni sono a fine giugno.