In cima a un modesto colle granitico, affiorano i resti di uno dei castelli più antichi della Sardegna medioevale, forse il più pittoresco tra gli edifici fortificati di età giudicale. Il castello di Balaiana deve probabilmente il nome ai Balari, popolazione che abitava le terre tra Logudoro e Gallura in età preromana, e risultava edificato già entro la prima metà del XII secolo, citato nel condaghe di Santa Maria di Bonarcado come oggetto di disputa. Per raggiungerne le rovine, distanti circa quattro chilometri da Luogosanto in direzione di Arzachena, salirai una scalinata di roccia che si inerpica per cento metri sulla cima del colle. Durante il tragitto incontrerai alcune piazzole utili per prendere fiato e rifocillarsi. L’impegno per arrivare al castello sarà ripagato dalla bellezza del paesaggio circostante, oltre che dal fascino delle rovine parzialmente nascoste dalla vegetazione.
La struttura ha pianta rettangolare, divisa in tre ambienti con ingresso unico sul lato orientale. I resti di una torre e le tracce di una cinta muraria a doppia cortina affiorano accanto e attorno al mastio. Ti sorprenderà la posa dei conci granitici a incastro, senza malta o calce, con riempimento di pietrame: una sorta di costruzione ‘ecologica’. Sotto il livello della pavimentazione noterai i resti di una cisterna per la raccolta dell’acqua piovana. Un sentiero a nord conduce a un secondo affioramento roccioso, sul quale sorge la chiesetta di san Leonardo. In origine fungeva da cappella del castello e sopravvisse alla distruzione della fortezza operata dalle forze aragonesi nel XV secolo. Anch’essa realizzata interamente in granito, tetto compreso, ti stupirà le ridottissime dimensioni e la pochissima luce che penetra dalle feritoie e dalla finestra cruciforme posta in facciata. All’interno ammirerai una statuina in terracotta dedicata al santo titolare.
Luogosanto, come indica il nome, è uno dei centri di devozione per antonomasia, con i suoi 22 santuari presenti nel territorio comunale. La basilica di Nostra Signora di Luogosanto, edificata dai francescani, ricevette nel XVIII secolo il privilegio della Porta Santa. Altrettanto caratteristico è l'eremo di san Trano, costruito attorno a una grotta di granito. Poco distante dall’abitato visiterai i resti di villa de Sent Steva, villaggio medievale immerso nella vegetazione, con 16 ambienti affacciati su un piazzale. All’angolo sud-orientale della piazza sorgono le rovine del Palazzo di Baldu, antica residenza del giudice Ubaldo I di Gallura