Nato intorno al 1700, forse già postazione romana, è divenuto Comune nel 1996. Padru è un piccolo centro gallurese di poco più di duemila abitanti, il cui territorio confina con lo splendido parco dell’oasi di Tepilora, raggiungibile dalla sua frazione più lontana e suggestiva, Pedrabianca, le cui casette in pietra e fango si arrampicano su rocce bianche quarzifere. Da sa Contra ‘e s’Ifferru lo sguardo si volge a 360 gradi su vallate e rilievi di mezza Sardegna. Dal paese raggiungerai suggestivi punti panoramici e naturalistici, tra boschi e sorgenti, come le foreste di sa Pianedda e s’Ozzastreddu. Dalla ‘terrazza’ della vetta di monte Nieddu (poco meno di mille metri) ammirerai lo splendido scenario della costa di San Teodoro e l’area marina di Tavolara. Tutti i percorsi si addentrano in grandi leccete, sugherete e macchia mediterranea che ospitano mammiferi e rapaci, come aquila reale e falchi. Nel periodo autunnale i boschi offrono una generosa varietà di funghi. In passato, fin quasi alla fine XIX secolo, le foreste erano pressoché impenetrabili, ma ancora oggi soprattutto le querce da sughero creano atmosfere misteriose. Il territorio è perfetto per escursioni a piedi, a cavallo o in mountain bike. Troverai ristoro in spazzi attrezzati per picnic, rinfrescati dall’acqua di sorgenti, tra cui quella di sos Pantamos. Tra gli itinerari, in una terra ricca di fiumi e torrenti, anche quelli fluviali da scoprire in kayak. Nella strada per il pittoresco borgo di Pedrabianca, ammirerai rocce dalle forme particolari, come sa Conchedda de fizza ona. Vicino, un altro ambiente straordinario: la foresta di Usinavà. Dalla frazione di sa Serra, raggiungerai la chiesetta campestre, in origine XV secolo, di sant’Elia, in onore del quale si svolgono a fine maggio festeggiamenti particolarmente sentiti. Attorno troverai una miriade di villaggi disabitati, come Poltolu, con casette in granito, Baddevera e gli stazzi (insediamenti rurali) di Avrio, Giuscherra Giuscherreddu e Piras.
Alla natura potrai associare l’archeologia. A circa un chilometro dal centro abitato, verso Olbia, ecco il complesso di santu Miali, immerso in una splendida cornice verde. In una vallata ricca di boschi, troverai i resti di un’ampia struttura romana (forse una villa rustica), una vasta necropoli di 15 sepolture e i ruderi di due chiese medioevali, di cui una caratterizzata da un’aula biabsidata. Nelle tombe è stato trovato, oltre a copiosi frammenti ceramici, un ‘tesoretto’ composto da circa 3500 denari minuti d’argento, monete romane e vari monili.