La sua storia, da un particolare momento in poi, è ben documentata dalle fonti: i continui interventi all’interno le fecero cambiare ‘stile’, mentre per completare il campanile ci vollero quasi tre secoli. Nonostante ciò, la chiesa di San Michele arcangelo, parrocchiale di Collinas, è considerata un pregiato esempio di architettura gotico-aragonese in Marmilla. L’edificio, al centro del paese, si affaccia su un sagrato sopraelevato rispetto al piano stradale, al quale si collega tramite una scenografica scalinata. All’esterno ammirerai una facciata in conci ben squadrati, nella quale spiccano un ampio portale inquadrato da una doppia cornice, una finestra rettangolare, un coronamento a ‘cappello di carabiniere’ nella sommità e due decorazioni simmetriche a spirale tra finestra e coronamento.
Il campanile è diviso in tre ordini: il primo, a canna quadrata, si conclude con una cornice; il secondo e la cella campanaria, invece, sono poligonali. La sua costruzione ebbe inizio nel 1684, l’attuale altezza di 29 metri fu raggiunta nel 1961. A sinistra dell’ingresso un’iscrizione riporta la data del 1325, forse risalente a una preesistente chiesa. Fu ritrovata in una delle sepolture che il precedente pavimento della navata - in lastre di pietra, ormai distrutto -, celava alla vista. L’aula è articolata in un’unica navata, terminante in un presbiterio e, dietro di esso, con la cappella del Coro. Ai lati della navata noterai sei cappelle voltate a crociera. In origine, la copertura della navata era a capriate, oggi presenta una volta a botte decorata con affreschi. L’opera pittorica più evidente si trova nell’arcosolio del presbiterio: è un affresco raffigurante un’allegoria di San Michele. In questo ambiente osserverai tre altari marmorei in stile barocco e una balaustra in marmo intarsiato. Le cappelle, realizzate in varie fasi, sono dedicate a Nostra Signora d’Itria, al Rosario, a Sant’Ignazio da Laconi, all’Immacolata, al Crocifisso e alla Madonna del Carmine. I suoi arredi comprendono un pregiato fonte battesimale in marmo, con copertura lignea, un’antica acquasantiera in pietra - custodita nella sacrestia -, tre statue in legno di scuola napoletana del XVI secolo e un polittico, raffigurante la Vergine del Carmine e attribuito ad artisti della scuola di Pietro Cavaro.
San Michele è il patrono di Collinas, in suo onore si celebra una sentita festa culminante con la processione del 29 settembre, accompagnata da musica e gruppi folk. È l’occasione per visitare le attrazioni culturali del territorio: in paese merita una vista il museo dedicato a Giovanni Battista Tuveri, giurista, filosofo e politico nato in paese. Tra i siti nuragici, imperdibili il nuraghe Concali e la tomba di Giganti di Sedda sa Caudeba.