Sulla sommità si staglia imponente una croce in ferro, non è l’unico legame che questa fortezza stringe con il cristianesimo: il suo nome, infatti, evoca il ricordo di una chiesa medievale ormai scomparsa. Il nuraghe San Pietro sorge ai margini dell’abitato di Ussaramanna, sulla sommità di una collina immersa nel paesaggio ondulato tra sa Jara Manna (la giara di Gesturi) e la giara di Siddi. È una struttura complessa, edificata con grossi conci di arenaria, nella quale il mastio svetta fino a raggiungere i dieci metri di altezza, con un diametro di 13, circondato da un bastione con quattro torri unite da una cortina muraria. Tre delle quattro torri laterali hanno diametri intorno ai nove metri, mentre una, quella all’angolo nord-orientale, è più grande: il suo diametro misura quanto quello del mastio. Tale particolarità è stata spiegata con l’ipotesi che forse in origine il nuraghe fosse trilobato, e sia stato successivamente modificato con l’innesto della quarta torre.
Dall’ingresso, posizionato sul lato sud-est, si apre un corridoio a copertura ogivale, in parte crollata. Prima di entrare nella camera principale del mastio, noterai sulla sinistra i resti della scala che permetteva di accedere al livello superiore. Nell’ambiente interno, a pianta circolare e ormai privo di copertura, osserverai due nicchie contrapposte, anch’esse con soffitto ogivale. Di fronte al vano scala compare un altro ambiente di difficile interpretazione: a giudicare dalla posizione e dalla forma, sembrerebbe essere una garitta. Attorno alla struttura osserverai anche tracce di ambienti a pianta quadrangolare: si ipotizza che risalgano a epoca romana, testimonierebbero una millenaria continuità d’uso del sito. Non è escluso che il nuraghe abbia avuto, fino all’epoca bizantina, anche funzioni funerarie.
Il territorio di Ussaramanna, noto per l’altissima qualità della sua produzione di olio d’oliva e di vini malvasia e nuragus, conserva tracce di frequentazione fin dalla preistoria. Le eredità risalenti all’età del Bronzo non si limitano al San Pietro: nei dintorni del paese potrai osservare anche i nuraghi Santa Barbara, Cabonu, Molas e su Sensu. In località Bingias Beccias, invece, è stata scoperta una necropoli databile a età imperiale. Potrai proseguire il tuo tour archeologico nel cuore della Marmilla spostandoti di pochi chilometri verso est: nel territorio di Siddi ti attendono la maestosa e ben conservata tomba di Giganti sa Dom’e s’Orku, realizzata a filari di grossi blocchi basaltici, e il parco sa Fogaia, con nuraghe in posizione panoramica e ai suoi piedi un ‘giardino’ di grande valore naturalistico.