Conserva qua e là tracce di antiche frequentazioni, ma oggi è soprattutto un rifugio incontaminato fatto di granito e ricoperto di verde mediterraneo, immerso nell’incantevole mare gallurese. Molara è una delle isole comprese nel perimetro dell’area marina protetta di Tavolara – Capo Coda Cavallo, la seconda per estensione dopo Tavolara. Si differenzia dalla più celebre ‘vicina’ per composizione – in quanto Tavolara è prevalentemente calcarea -, per forma e per l’essere disabitata. Il nome, di origine medievale, probabilmente deriva dal suo aspetto tondeggiante e sostanzialmente uniforme, simile a quello di una mola. Le rovine presenti sull’isola sono pervase da un alone di leggenda: resti di una chiesa mononavata sarebbero da ricondurre a un santuario dedicato a San Ponziano, che si dice fu esiliato qui da Massimino il Trace. Attorno, vi sono tracce di un insediamento medievale e di un castello, mentre alcune fonti attestano la presenza di un monastero femminile durante il XV secolo.