Tale rappresentazione a 360 gradi trasporta gli ospiti dentro i dipinti, al centro di un mondo di colori esotici e di animali variopinti, mentre una voce fuori campo e un leggero tappetto musicale, fanno da sottofondo acustico alla presentazione.
Lo stile unico e immediatamente riconoscibile dell’artista centroamericana è quindi parte integrante della sua identità.
Frida Kahlo è infatti arrivata a definire se stessa attraverso la propria cultura, quella messicana, e la propria disabilità, che ha segnato anche il percorso artistico e dell’ideologia politica: temi centrali nel suo lavoro e ben identificabili in “Viva la vita”.
La mostra indaga inoltre tutte le fasi della vita dell’artista: sguardo magnetico e penetrante, stile iconico e carattere determinato.
L'esposizione - curata dalla storica dell'arte Emanuela Manca e gestita dalla Cooperativa Istelai - celebra lo stile unico dell'artista che definiva sé stessa attraverso la cultura messicana e la propria disabilità, elementi che hanno segnato il suo percorso artistico e la sua ideologia politica.
L'esposizione propone anche una Frida Kahlo vista con gli occhi del fotografo colombiano Leo Matiz: nei 13 scatti colti nell'intimità domestica di Casa Azul, nel quartiere di Coyocàn a Città del Messico, il fotografo coglie lo sguardo magnetico e penetrante e il carattere determinato dell'artista, elementi che rivelano la sua personalità e l'essenza della sua anima.
Informazioni : Cooperativa Istelai