Da giovedì 10 a sabato 12 ottobre, torna a Cagliari Marina Cafè Noir, il più longevo festival letterario della Sardegna, giunto alla 22esima edizione.
Il titolo scelto per l'appuntamento del 2024 è 'Felicità Possibili'. La bellezza della città e della location scelta per la manifestazione, il Bastione Saint Remy, assieme al gusto di stare insieme, far parte di una comunità, apprezzare arte e letteratura, fungono da 'antidoto' ideale nei confronti di ciò che rende tristi in questo momento storico: guerre, violenze, odio e ingiustizie.
Come al solito, l'elenco degli ospiti è lungo e prestigioso: giovedì 10 partecipano Carlotta Vagnoli e Federica Antonacci, Wu Ming 4 e Tommaso de Lorenzis, Juan Carlos De Martin e Alessio Torino, Yomi Adegoke e Marco Cassini, Cristina Maccioni, Tiziana Martucci, Fabrizio Lai, Angus Bit e Simone Soro, Francesca Corrias e Sardinian Revival Ska Tribute.
Gli appuntamenti di venerdì 11 vedono protagonisti Valentina Mira e Alfredo Ibba, Somdepp Sem e Andrea Staid, Saba Anglana e Valeria Deplano, Maurizio Carucci e Mariangela Lampis, Francesca Saba, Francesco Bonomo, Ilaria Porceddu e Emanuele Contis, mentre, intorno alle 23, 'Tra musica e parole' vede i riflettori puntati su Max Gazzè.
Sabato 12 dopo l'intervento musicale di Marta Loddo, spazio ad Alessandro Cattelan con Gianmario Pilo, seguono Nana Kwame Adjei-Brenyah e Eva Garau, Dario Ferrari e Michele Rossi, Luigi Pomata, Massimo Podda e Valentina Caruso, Simeone Latini, Daniel Dwerryhouse, Gianmarco Diana, Samuele Dessì, Frank Stara e Francesca Corrias, Gavino Murgia e la brigata di cucina dello chef Luigi Pomata, che prende parte a una performance di teatro-cucina.
L'evento è anticipato, dall'1 al 3 ottobre, dall'Accademia Popolare, brevi lezioni informali condotte da dodici donne tra docenti e ricercatrici dell’Università di Cagliari, nella 'storica' sede del festival, il quartiere Marina.
Marina Cafè Noir è organizzato dall'Associazione Culturale Chourmo. Per maggiori info, visita la pagina facebook e il sito ufficiale del festival.
