Uno spettacolo unico nell’Isola, rarissimo in Italia, inconsueto nel resto del mondo: le acque della cascata di Cabu Nieddu precipitano direttamente nel mar di Sardegna, compiendo un salto di quaranta metri, da un vasto anfiteatro naturale scavato in un tratto di alta costa tra la celebre baia de s’Archittu e la marina di Tresnuraghes. Ci troviamo nel territorio di Cuglieri, nella regione storica del Montiferru, che prende nome dal massiccio di origine vulcanica che domina un paesaggio fatto di altipiani, boschi e fiumi. E proprio uno di questi corsi d’acqua, il rio Salighes è protagonista del magnifico scenario: attraversa il solido strato di basalto esteso fino all’altopiano di Campeda, sino a incontrare il litorale e catapultarsi in mare.
In primavera il ‘tuffo’ de s’Istrampu de Capu Nieddu – così è noto a livello locale - è tanto più spettacolare e indimenticabile quanto più sono state abbondanti le piogge invernali. All’origine del fenomeno sta proprio la portata del fiume, che scorre in superficie sino alla costa perché nel corso dei millenni non è mai stata sufficientemente sostenuta da poter scavare la dura roccia basaltica e crearsi un ‘letto’ sotterraneo su cui procedere.
Potrai ammirare la cascata per intero e da posizione privilegiata in barca, partendo in escursione da Santa Caterina di Pittinurri, Bosa o Oristano. La scenografia è abbagliante, tra l’azzurro del mare e il verde dei pendii del Montiferru: un paesaggio che ricorda le celebri scogliere irlandesi di Moher. I rilievi sono ricoperti da lecci, castagni, corbezzoli, ginestre, rose selvatiche e biancospini, cui si aggiungono i profumi del timo e dell'elicriso. Volgendo lo sguardo verso nord, osserverai la costa di capo Marargiu, dove osano i grifoni, e in lontananza il promontorio di Capo Caccia; a sud, potrai scorgere capo Mannu e l’isolotto di Mal di Ventre. Dopo la vista della cascata, potrai proseguire il tour verso la torre spagnola di Capo Nieddu e ancora più a nord verso la foce del rio Mannu, da dove ammirerai il panorama di Punta Foghe, anch'esso sorvegliato da un’antica torre di guardia.
Il territorio attorno è disseminato di testimonianze dell’antica attività vulcanica del massiccio, che ha disegnato l’attuale aspro e movimentato paesaggio: oltre a Cabu Nieddu, nella valle di riu s’Abba lughida si trova la cascata de s’Istrampu ‘e Massabari, mentre poco più a sud, al confine tra i territori di Bonarcado e Santu Lussurgiu si apre la valle di riu sos Molinos, che genera l’omonima cascata, altro imperdibile capolavoro della natura.