A casa di Maria Lai, Nivola e Sciola

Pinuccio Sciola

A casa di Maria Lai, Nivola e Sciola

Con radici ataviche irrompono nell’arte concettuale, saranno per sempre moderni
visionari con i piedi ben piantati nella Madre Terra

È un tour nell’arte moderna da compiere in tre giorni, ma il consiglio è procedere lenti, in ascolto dei luoghi inconsueti che attraversa. Si parte da Cagliari, dove nei giardini pubblici e sul lungomare ti accolgono le sculture di Costantino Nivola e le installazioni di Pinuccio Sciola.

Seconda tappa è Ulassai, patria della ‘rivoluzionaria’ Maria Lai. Le sue opere sono ovunque, nel museo, per le strade, in campagna, insieme a quelle di artisti che hanno contribuito a far diventare il borgo ogliastrino un museo a cielo aperto d’arte contemporanea. Tra questi artisti anche Nivola e Sciola.

Il tour prosegue a Orani, nel cuore della Barbagia, paese natale di Nivola. A lui è dedicato qui un museo che rappresenta una ‘sorprendente oasi’ d’arte internazionale. Poi è d’obbligo una sosta a Nuoro, in piazza Satta, animata dalle opere dello scultore oranese. Nel capoluogo barba ricino ritroverai anche lo spirito di Maria Lai, nella sua ultima opera, ‘Andando via’, realizzata sulla tomba di Grazia Deledda.

Infine, si torna nel Cagliaritano, nel ‘giardino sonoro’ di San Sperate, dove vivrai sensazioni intense, come il suono del fuoco e dell’acqua imprigionato nelle sculture di Sciola.

Distanza: 450 chilometri circa

Durata: 3 giorni

Percorrenza itinerario: 6 ore

Il divino è femmina, nel segno di Nivola

L’itinerario nell’arte contemporanea non poteva che iniziare nel museo archeologico di Cagliari dove è custodito la primordiale divinità femminile, le piccole statuette di Dea Madre che arrivano sin dal Neolitico. Dall’alba della cultura sarda nascono le potenti, scarne e monumentali Madri di Costantino Nivola, meravigliose sul lungomare del capoluogo sardo, davanti al porto.
Cagliari veduta dal mare
Cagliari
Il capoluogo della Sardegna è espressione dell’atmosfera mediterranea e offre ciò che desideri da una vacanza: storia e arte mare e parchi, comfort...

"Sono una capretta, ansiosa di precipizi"

Così percepiva sé stessa da bambina, quando zampettava per i monti di Ulassai. Era già in rapporto con le soglie dell’infinito, dove avrebbe portato l’audacia della sua arte. Maria Lai diede forma al suo infinito con semplici gesti, fili e scarne parole impressi sui libri cuciti, su ‘tele’ di sassi, di dirupi e di muri sbrecciati. Sono le trame del suo mondo artistico vissuto con la sua ancestrale cultura, di sedimenti millenari.
Museo Stazione dell'Arte - Ulassai
Stazione dell'Arte
Nei Tacchi ogliastrini, nella parte centro-orientale della Sardegna, in cima a un colle panoramico, sorge uno spaccato d’arte contemporanea, che...

I piedi a New York, la testa a Orani

Nei cinquant’anni trascorsi negli States produsse la maggior parte delle sue opere al cospetto di grandi maestri, suoi amici: Le Corbusier, De Kooning, Pollock, Calder e Steinberg. Orani, Nuoro, Ulassai e Cagliari sono, invece, gli unici luoghi in Europa dove entrare in stretto contatto con l’universo poetico e artistico di Nivola, primo fra tutti un museo cosmopolita, una sorpresa nel cuore selvaggio della Barbagia.
Museo Nivola - Orani
Museo Nivola
Nel suo borgo d’origine, al centro della Sardegna, è custodita la più grande collezione scultorea e pittorica di Costantino Nivola, uno dei massimi...

Nuoro, città di arte e lettere

Emotività rude e sensibilità sopraffina nutrite di istinto primordiale, innovativi e universali nei linguaggi, così furono Costantino Nivola e Maria Lai a Nuoro. L’uno immortala Sebastiano Satta in piccole ceramiche nascoste in massi grezzi disseminati nella piazza dedicata al poeta, l’altra dedica a Grazia Deledda e allo spirito libero di tutte le donne la sua ultima monumentale opera, ai piedi del monte Ortobene.
Piazza del poeta - Nuoro
Piazza Satta - Nuoro
Una piazza storica della città principale del centro Sardegna, che unisce due delle personalità più rilevanti del Novecento: intitolata a un grande...

Il cantico delle Pietre

Sono vive e hanno voce, conservano memoria e custodiscono la musica eterna di vento, acqua e fuoco. Sciola le ascolta, seziona e intaglia, libera i loro suoni dalla profondità della terra e dagli abissi marini, entra nella dimensione di arte viva custodita nella materia più inerme che ci sia, la pietra. Il suo salmo è cantato a San Sperate, nel giardino d’arte che intercetta l’animo più profondo toccando tutti i sensi, a cominciare dall’udito.
Murale - San Sperate
San Sperate
Paese-museo a venti chilometri da Cagliari, nel sud Sardegna, famoso per murales, pietre ‘sonore’, vivacità culturale e prodotti della terra, tra...

Mappa dell'itinerario