Una proprietà terriera di fine XIX secolo si è evoluta, nel corso dei decenni, da azienda agricola a oasi naturalistica, con un lussureggiante giardino di varietà vegetali di ogni specie. Estesa per quattro ettari tra i rilievi del Marghine e l’altopiano di Campeda, è l’eredità lasciata da un ingegnere gallese, approdato nell’Isola nel 1863 per progettare la rete ferroviaria (Cagliari-Olbia e Chilivani-Porto Torres), realizzata dalla società italo-inglese ‘Compagnia per le ferrovie reali sarde’. Il celebre personaggio è Benjamin Piercy, uomo potente e ricchissimo, innamorato della Sardegna e baciato dalla fortuna, almeno sino al malore durante un banchetto che gli tolse la vita (1888). In cambio dell’attività per la maggiore opera pubblica sarda (sino ad allora) ricevette anche vari terreni nel territorio di Bolotana, dove realizzò, con un investimento di oltre un milione di lire, mirabolante per l’epoca, una moderna azienda, definita ‘monumento eretto all’agricoltura’.
Nella tenuta di Badde Salighes (valle dei salici), costruì anche una maestosa villa in stile inglese, dimora di famiglia, dove si viveva in un’atmosfera lussuosa con continue feste tra nobili inglesi e italiani: si dice che ne fosse assiduo frequentatore Umberto di Savoia, futuro re d’Italia. La residenza rurale, costruita tra 1879 e 1882, è sviluppata su tre livelli a pianta quadrangolare. I quattro vertici sono circondati da torrette, coperte da cupole metalliche su cui svetta un piccolo pinnacolo in ferro. All’interno della villa noterai dipinti che impreziosiscono le stanze del piano terra. Dopo il restauro del 2010, è aperta alle visite insieme all’incantevole giardino che la circonda, quasi un orto botanico, che deriva dell’amore di Piercy per la natura. Vagando tra aceri, agrifogli, castagni, lecci e roverelle, ammirerai anche specie esotiche, eredità dei viaggi dell’ingegnere britannico in vari Paesi del mondo. Nel giardino dimorano libocedro, tuja dell’Himalaya, abete di Spagna, bosso delle Baleari, cipresso di Lawson e altre piante rare. Anche il parco è in stile inglese, abbellito, a breve distanza dalla villa, da una piscina circondata da alberi.
Tra i lasciti di Piercy, trasmessi al figlio ed espropriati a metà XX secolo, ci sono la splendida villa, il giardino e persino un centro abitato, Chilivani (frazione di Ozieri), importante snodo ferroviario. Nei mille ettari della sua azienda era stato avviato il maggior allevamento zootecnico del Mediterraneo: ci lavoravano numerosi dipendenti che alloggiavano, con le famiglie, nei borghi di Badde Salighes e Padru Mannu, dove fu realizzato un caseificio dotato di impianti innovativi. Non a caso, la figura di Piercy è strettamente legata alla nascente agricoltura intensiva e industria zootecnica di Bolotana, paese attorniato da un territorio fertile, che accanto alla tradizione agricola, ha conservato l’arte della tessitura, in particolare di tappeti.