Retaggi romanici, schemi rinascimentali, decorazioni gotiche e richiami barocchi. La chiesa di Santa Sofia, parrocchiale di San Vero Milis, paese di confine tra Campidano e Montiferru, uno dei centri più rinomati per la produzione di vernaccia, deve tanto del suo fascino all’originale mix di stili costruttivi, per di più impiantati su una preesistente struttura, di cui non esistono tracce documentali. Un’iscrizione posta sullo stipite destro dell’arco trionfale nell’altare maggiore riporta come data di costruzione il 1604, a opera del genovese Agostino Careli e del cagliaritano Francesco Escanu. Si trattò probabilmente della ricostruzione di una chiesa romanica forse del XIII secolo, della quale rimane come unica traccia un tratto di paramento murario sul prospetto posteriore, a filari di conci alternati in arenaria e basalto: la precedente chiesa dunque doveva essere bicroma.