Il silenzio amplifica i suoni della natura. La brezza conforta l’andatura cadenzata. Paesaggi meravigliosi scorrono su strade di facile percorrenza. Il clima mite accompagna la scoperta di territori ricchi di storia e cultura, la conoscenza delle comunità che li abitano. Strutture di qualità ti accolgono al termine della giornata in sella. Pietanze genuine e prelibate ti ricaricano per quella successiva. La Sardegna concentra in sé tutte le motivazioni che un cicloturista ricerca nella sua vacanza. Percorsi di varia difficoltà offrono un ampio ventaglio di scelta, dall’amatore al ciclista esperto.
L’itinerario lungo la costa settentrionale può partire dal porto di Porto Torres o da Fertilia, aeroporto di Alghero. Tante le attrazioni della suggestiva ‘capitale’ della Riviera del Corallo, detta Barceloneta per le indelebili ascendenze catalane: dalle fortificazioni al centro storico, dalle spiagge (Lido, Bombarde, Lazzaretto e Mugoni) al parco di Porto Conte-Capo Caccia, disseminato di itinerari ciclabili, così come i confinanti lago di Baratz e Porto Ferro (nel territorio di Sassari). Che si arrivi in nave o in aereo, immancabile è una tappa a Stintino, dove il percorso ciclabile raggiunge La Pelosa, spiaggia-cartolina. Imperdibile anche l’escursione al parco nazionale dell’Asinara, i cui sentieri ciclabili tematici portano alla scoperta di ambiente e storia dell’isola. Da Stintino, lungo la piana della Nurra, arriverai a Porto Torres. Trenta chilometri separano la città ricca di tracce romane e celebre per la basilica di san Gavino, da Castelsardo: il percorso lambisce Platamona e la Marina di Sorso, lungo i rettilinei della provinciale 81 e della statale 200. Poi un susseguirsi di curve e saliscendi che seguono le frastagliate scogliere. La frazione di Lu Bagnu è preludio al borgo castellanese, issato su una rocca.
La costa settentrionale scorre sulla provinciale 90. Prima sosta a Valledoria, da visitare con un circuito ciclabile ad anello. Poi il percorso si fa più ondulato. Le tappe successive sono Badesi e la splendida Costa Paradiso, nel territorio di Trinità d’Agultu e Vignola, con spiagge-gioiello come Li Cossi. Da qui in breve raggiungerai borgo e litorale di Isola Rossa. Inizia un lungo rettilineo sino a Rena Majore, distesa sabbiosa nel territorio di Aglientu, patria dei surfisti, protetta da una pineta. Inizierai a scorgere Santa Teresa Gallura, abbarbicata sul promontorio più settentrionale dell’Isola. Immancabili le visite a Capo Testa e Rena Bianca. Santa Teresa e Palau, celebre per la roccia dell’Orso, sono separate da 25 chilometri di scenari mozzafiato con vista sul parco dell’arcipelago della Maddalena. Dal porto palaese potrai imbarcarti alla sua scoperta in bici: in un’oretta percorrerai il periplo de La Maddalena, mentre nella ‘sorella minore’ Caprera, unita da un istmo, pedalerai in un territorio incontaminato e privo di edifici, a parte il Compendio garibaldino, uno dei musei più visitati in Sardegna.
Pochi minuti in sella separano Palau da Arzachena, che ti sorprenderà con paesaggi granitici modellati dal vento. Approfittane per un’escursione in Costa Smeralda. Attraverserai la borgata di Cannigione e la frazione turistica di Baja Sardinia, giungendo all’insenatura di Porto Cervo, a pochi passi da bellissime spiagge, come Cala Granu e Capriccioli. Dallo sterrato godrai della campagna gallurese, profumata dalla macchia mediterranea, mentre la strada asfaltata - in parte coincidente con la statale 125 - corre tra graniti, sughere e lecci. L’itinerario procede tra falsipiani e panorami indimenticabili. Una salita impegnativa conduce al borgo di San Pantaleo. Uno stretto sentiero pavimentato porta a Razza di Juncu, poi confluisce in uno sterrato più ampio che costeggia Liscia Ruja. Infine l’asfalto della provinciale 160 che avanza accanto al prato di campi da golf del Grande Pevero. Dalle stazioni di Palau e Arzachena potrai realizzare un tour ‘bici più Trenino Verde’ fino a Tempio Pausania, nella Gallura più profonda, dove rilievi granitici e stazzi (insediamenti rurali) convivono in armonia. Il tragitto si inoltra tra i vigneti delle campagne arzachenesi, passando per Sant’Antonio di Gallura, che appare come un miraggio tra le curve, in cima a un colle.
Il capolinea del tragitto costiero si avvicina. Da Arzachena mancano 20 chilometri di statale 125 per arrivare a Olbia, passando da Porto Rotondo e Golfo Aranci e scoprendo un bellissimo litorale, dove spiccano le Cinque spiagge, Cala Sabina, Capo Figari, Cala Moresca, la Spiaggia Bianca e sos Aranzos. Poi l’ingresso nella principale città del nord-est: da non perdere il museo archeologico e la basilica di san Simplicio. Un agevole tratto di attraversamento urbano collega porto, stazione ferroviaria e aeroporto. Da qui potrai partire alla scoperta dell’entroterra gallurese. La direzione è Berchidda, centro del vermentino e del jazz, lungo le pendici del massiccio del Limbara. Passerai da Monti e percorrerai la linea ferroviaria dismessa sino a Calangianus, tra sugherete e rocce granitiche dalle forme bizzarre. Altri cinque chilometri e sarai a Tempio, issata a oltre 500 metri d’altezza, scelta come residenza da Fabrizio De Andrè. Dopo la sosta nelle sue fonti rigeneratrici, ti attendono altri luoghi della Gallura profonda, come Aggius borgo dalle tradizioni secolari e della Valle della Luna, un luogo magico disabitato con rocce dalle forme umane e animali.