È una delle più interessanti testimonianze della capacità da parte degli ‘architetti’ di età nuragica di saper sfruttare elementi naturali per costruire i loro edifici. Il complesso di Scerì sorge in posizione strategica su un torrione granitico, in parte circondato da un fiume, nel territorio di Ilbono. All’interno del parco archeologico ammirerai un nuraghe, un villaggio e due domus de Janas.
La struttura più importante è il nuraghe, di tipo complesso con un corpo aggiunto, costruito con blocchi di granito squadrati di medie dimensioni. La torre principale, a pianta circolare, si conserva per un’altezza di poco inferiore ai cinque metri. Dall’ingresso con architrave ben lavorato accederai a un andito rettangolare, che a sua volta immette alla camera interna. Nella parte nord si apre un ulteriore ingresso architravato, a forma trapezoidale, che porta a un corridoio ad andamento curvilineo, al termine del quale raggiungerai il corpo di fabbrica annesso. Lungo il passaggio noterai due nicchie, una per lato, e sul lato destro compare un’altra apertura verso un secondo corridoio, ostruito dai crolli. Sotto la torre osserverai alcune cavità naturali integrate da strutture murarie. A quota inferiore correva un antemurale con ingresso sul lato orientale, che integrava in più punti emergenze rocciose.
Annesso al nuraghe si estende un ampio villaggio di capanne a uso abitativo e produttivo, dove sono stati rinvenuti materiali che hanno permesso di datare la fase nuragica del complesso tra Bronzo medio e recente (XV-XII secolo a.C.). A ovest del villaggio troverai due domus de Janas, entrambe monocellulari e scavate in due grossi massi durante il Neolitico medio (IV millennio a.C.). La prima ha un ingresso preceduto da un piccolo padiglione. La camera a pianta ovale è di piccole dimensioni. Il secondo ipogeo è stato danneggiato dal crollo del masso nella parte frontale, in prossimità dell’ingresso, ma potrai comunque notarvi un accurato lavoro di levigatura nelle pareti e nel pavimento.
Il territorio di Ilbono custodisce numerose testimonianze preistoriche e nuragiche: almeno una dozzina di nuraghi – in gran parte monotorre -, e varie tombe di Giganti. Meno di nove chilometri separano il centro abitato da un altro famoso complesso nuragico, nel territorio di Lanusei, immerso in un paesaggio fiabesco: è il parco archeologico del bosco di Seleni, esteso su un pianoro a mille metri di altitudine. Tra lecci, castagni e pioppi visiterai un nuraghe, un villaggio con circa 200 capanne, due tombe di Giganti e due fonti sacre.