Una sontuosa e spettrale galleria d’arte all’aperto. I viali di cappelle e lapidi del cimitero occupano il colle di Bonaria con architetture e sculture funerarie, opere dei più quotati artisti in attività a Cagliari da metà 1800 a inizio 1900. Rispecchiano il gusto di famiglie nobili e alto-borghesi dell’epoca, che rivaleggiavano nell’ostentare ricchezza e potere attraverso monumenti funebri.
Sino all’editto napoleonico che vietò sepolture in luoghi sacri e centro città, a Cagliari si seppelliva dentro o vicino alle chiese, con funeste conseguenze, tra cui un’epidemia di colera nel 1816. Il cimitero fu realizzato sulle pendici del colle, allora periferia e già sito di sepoltura in età punico-romana e paleocristiana. Fu costruito dal Genio militare e consacrato nel 1828. Vari ampliamenti lo estesero sino in cima al colle. Perse la sua funzione nel 1968. Da allora è cristallizzato: non più sofferenza ma serenità, famiglie senza discendenti e oblio.