Ti immergerai nella magia che riposa nel sottosuolo dell’Iglesiente, tra sfumature rosse della roccia, laghetti blu, bianchissime stalattiti e stalagmiti e lucente trasparenza dei cristalli. Le grotte di su Mannau, nel territorio di Fluminimaggiore, sono un complesso carsico ‘scolpito’ 540 milioni di anni fa e ancora ‘vivo’: le formazioni calcaree sono in continua evoluzione. L’antro s’insinua per otto chilometri nel cuore della terra con due rami principali: quello sinistro originato dal fiume Placido, con spettacolari condotti e saloni, quello destro, il maggiore e quasi ‘orizzontale’, originato dal fiume Rapido. La parte visitabile è nel primo ramo, suddivisa in archeologica e speleologica.
La sala archeologica è un grande tempio ipogeo sin da epoca prenuragica: i resti di lucerne a olio, ritrovati qui, ricordano i riti del culto dell’acqua. La grotta era collegata con il vicino tempio di Antas, raggiungibile da un sentiero tracciato già dai romani. La parte speleologica inizia con la sala Centrale, da superare con l’aiuto di corde.