Erano ‘dimore per l’aldilà’, con decorazioni create a imitazione delle abitazioni dei vivi, per mantenere un legame simbolico con gli antenati e concedere loro un riposo eterno in ambienti ‘familiari’. Dieci domus de Janas compongono la necropoli di Santu Pedru, scavate durante il IV millennio a.C. nel tufo trachitico di una collina della Nurra, a dieci chilometri da Alghero, ‘capitale’ della Riviera del Corallo. Le sepolture collettive nuragiche occupano il versante orientale della collina, sormontata da un nuraghe con villaggio di capanne e restarono in uso, anche con finalità differenti, fino all’alto Medioevo.
Le tombe sono di dimensioni ragguardevoli e pluricellulari, ossia composte da più vani preceduti da un corridoio d’ingresso, il dromos.