Una parete di prismi basaltici verticali, alti venti metri, accostati fra loro con forma di ‘canne d’organo’. Sulla collinetta di Monte Cépera (in campidanese Cuccureddu ‘e Zéppara), alto 167 metri, oggi situato in pieno centro abitato di Guspini, nel Medio Campidano, c’è una formazione geologica rarissima, un piccolo cono vulcanico, dichiarato monumento naturale e patrimonio dell’Umanità dall’Unione europea, originato dal raffreddamento lento e graduale della lava, che ha creato perfette fessure verticali delle colonne, che delimitano prismi a sezione poligonale.
Il colle è stato interessato dal XIX secolo in passato da attività estrattive. Dichiarato monumento nazionale, la cava fu chiusa e offre sullo stesso versante una parete affiorante di grande interesse scientifico e paesaggistico. I basalti colonnari sono un tipico esempio di manifestazione effusiva, fenomeno generato dalla lenta risalita del magma in una zona ristretta e soggetta a forti pressioni. La lava è fuoriuscita da un serbatoio magmatico profondo legato- quasi una bocca vulcanica secondaria - al complesso del monte Arcuentu e al Monte Arci. Non mancano nell’Isola simili formazioni basaltiche ma gli esemplari guspinesi, che potrai visitare attraverso un percorso apposito, sono straordinari per particolare conformazione e nettezza del taglio, che ne fa uno degli esempi di maggior rilievo in Italia e in Europa: sul territorio nazionale è riscontrabile solo in Veneto e in Sicilia e, nel resto del Vecchio Continente, solo in Islanda. Nel resto del pianeta, invece, simili conformazioni si ammirano esclusivamente in Patagonia e India.