Vista dall’esterno, è una bella chiesa del tardo XV secolo, con i suoi colori, il grigio dei conci in facciata e il giallo dell'intonaco, che si integrano piacevolmente con le facciate delle case del centro storico di Tuili e col paesaggio ai piedi del parco della Giara. Ma è all’interno che la chiesa di san Pietro rivela il suo tesoro, il maestoso retablo, la pala d’altare opera del Maestro di Castelsardo. Sull’artista, in realtà, non si hanno notizie certe, si ipotizza provenisse da Barcellona e operasse principalmente nell’allora Castel Aragonese, l’odierna Castelsardo. L’opera fu commissionata dai feudatari di Tuili, i Santa Cruz, ed eseguita a fine XV secolo. La potrai ammirare nella prima cappella a destra dell’ingresso, dedicata alla Madonna del Carmine: è alta cinque metri e mezzo e larga tre metri e mezzo, lo schema decorativo è classico delle pale d’altare, la Madonna con bambino nello scomparto centrale in basso e la Crocifissione in alto. Ai lati, immagini di santi mentre nella predella sono rappresentati episodi della vita di san Pietro.