Una paziente opera della natura lunga milioni di anni. Gli autori sono vento e acqua che hanno scavato la roccia, modellando maestose torri calcaree, i Tacchi d’Ogliastra, tra i quali si è sviluppata una fitta e rigogliosa vegetazione, solcata da torrenti. È il suggestivo paesaggio che contraddistingue la foresta demaniale di Bingionniga, estesa per oltre 400 ettari, quasi interamente nel territorio di Jerzu, mentre una piccola parte ricade in quello di Tertenia, a un’altitudine che varia tra 250 e 750 metri. È costituita prevalentemente da boschi di lecci, con un rigoglioso sottobosco, specie di fillirea. Nelle aree dove i lecci si diradano, si è sviluppata una folta macchia mediterranea, dove verdeggiano corbezzoli, lentischi, cisto ed erica. Le aree rupestri sono di particolare fascino per varie specie endemiche come la coronilla e il terebinto. I corsi d’acqua tendono a una portata stagionale: i principali sono i rii Moliapas, Alusti e su Crabiolu.
Potrai esplorare la foresta attraverso numerosi sentieri, percorribili a piedi o in bici, raggiungendo anche la cima dei ‘tacchi’: in uno di questi si trova la vedetta antincendio di Mamutara, con una spettacolare vista a 360°. Resterai ammaliato dal panorama circostante e dai colori delle falesie che si ‘immergono’ nel verde dei boschi. Dal pianoro sovrastante il Monte Arbu, taccu di Tertenia, osserverai aspre guglie calcaree, alberi secolari e altri ‘tacchi’ e verso est vedrai gran parte della costa ogliastrina, dalla marina di Tertenia sino a Santa Maria Navarrese. Non è un caso che l’Arbu sia soprannominato ‘la montagna incantata’.
I percorsi naturalistici disseminati tra i Tacchi si diramano anche nel cuore dell’Ogliastra, dal Monte Ferru verso nord, passando per la vallata del rio Pardu, il monte Corongiu, il punto panoramico più spettacolare di Jerzu, con tracce di una necropoli punica sulla cima, e attraverso il territorio di Ulassai. Qui la natura ha creato tante imperdibili attrazioni, a iniziare dalla grotta su Marmuri, una delle cavità più imponenti d’Europa, nonché uno dei più maestosi monumenti naturali sardi. Altri luoghi da visitare assolutamente sono le cascate di Lequarci e Lecorci, un emozionante ‘paesaggio d'acqua’ dove le acque di Lecorci sgorgano ai piedi di un taccu, poco sotto su Marmuri, e vanno a unirsi tre chilometri più a valle alle acque di Lequarci, il cui salto misura quasi cento metri.