Sorge alle falde della catena del Montiferru, in un territorio in parte ammantato da boschi di querce, in parte coltivato a oliveti, vigneti, e frutteti, specie ciliegi, non distante dalla penisola del Sinis. Bonarcado è un borgo di circa 1600 abitanti a 25 chilometri da Oristano, che lega nome e fama a due ‘gioielli’ di architettura romanica: il santuario e la basilica di Nostra Signora di Bonacatu, nome sardo del paese che deriva da Bonarcanto o Bonacranto, a sua volta corruzione del greco Panachrantos (Immacolata). I due edifici formano un complesso che si affaccia su una deliziosa piazza del centro storico e sono sedi del più antico culto mariano dell’Isola. Il santuario bizantino è uno dei primi edifici cristiani dell’Isola: l’impianto è forse del V secolo, successivi interventi del VII-VIII, quando probabilmente si era già insediato un nucleo abitativo. Fu costruito riusando parte di precedenti terme romane, delle quali è venuto alla luce un tratto di pavimentazione a mosaico.