Per architettura, lavorazione e disposizione dei conci, oltre che per le ottime condizioni della cella principale, è uno dei migliori esempi di nuraghe monotorre della Sardegna. Il Ponte, o Pontes, sorge a nord-ovest di Dualchi, al confine con il territorio di Bortigali, in un’area disseminata di testimonianze archeologiche. Di forma troncoconica, conserva 21 filari, per un’altezza residua di dodici metri. I conci furono messi in opera con cura ed estro: noterai che alla base sono appena sbozzati, man mano che si sale diventano via via più piccoli e precisi nel taglio, fino al livello della camera superiore. Qui, la dimensione dei conci torna a crescere, mentre negli ultimi filari essi sono perfettamente squadrati.
Ti sorprenderà anche la dimensione dell’architrave, uno dei più grandi finora documentati in un nuraghe. Accederai alla camera centrale passando per un corridoio anch’esso realizzato con conci monolitici, i cui spigoli sono stati smussati per creare un ingresso arrotondato. Nella cella osserverai due nicchie, la scala elicoidale a sinistra e, soprattutto, la copertura a tholos intatta. Lungo i 26 gradini della scala si aprono alcune feritoie e sporgono dei blocchi con piccoli incavi. Anche il vano superiore presenta curiosità: una finestra con risega, forse a testimoniare una chiusura operata con portello di legno e una nicchia con ripostiglio a pozzetto.
Le sorprese del nuraghe Ponte non si limitano al suo interno, in quanto a poche decine di metri in direzione sud-est compare un altro elemento circolare. Dal terreno emergono pochi filari e ‘spunta’ un architrave con finestrella di scarico, elementi che fanno pensare a un secondo nuraghe, forse più antico, quasi completamente interrato. Ancora più a sud, sembrano emergere tracce murarie curvilinee, si pensa pertinenti a un antemurale. Adiacenti al nuraghe sorgono i resti di una misteriosa struttura a pianta ellittica, con due vani separati da ingressi architravati, e di un grande edificio con vani quadrangolari, in origine a due piani, i cui reperti testimoniano una continuità d’uso dell’area fino a età tardo - antica.
Nel raggio di appena 500 metri potrai visitare il protonuraghe Bardalazzu, i nuraghi Cuguttu, Mura Elighe e Arbarighinu, l’area archeologica di Cubas e l’affascinante complesso archeologico di Frenegarzu, con protonuraghe, muraglia megalitica e necropoli romana a incinerazione.
Vale la pena poi fare un salto in paese, per gustare i prodotti tipici e viverne le tradizioni, specie a fine giugno durante i festeggiamenti per San Pietro e ad agosto per la festa in onore di San Leonardo.