Secondo le credenze popolari, le ‘case degli orchi’ erano abitate da creature malvagie e spiriti demoniaci. Voci forse nate già in epoca paleocristiana, per evidenziare l’aspetto pagano dei popoli che le edificarono, ancora oggi utili per impedire ai più piccoli di avventurarsi al loro interno. Il nome ricorre in alcune domus de Janas – a Setzu e Siliqua -, in tombe di Giganti, come la maestosa sepoltura della Giara di Siddi, e per vari nuraghi, tra cui quello che sorge poco fuori l’abitato di Domusnovas. Sa Domu’e s’Orcu domusnovese si caratterizza per l’elevato numero di torri – ben nove, compreso il mastio -, e per la posizione, ai piedi del monte Mannu, tra la catena del Marganai e la piana del fiume Cixerri. Si tratta di un nuraghe complesso, formato da una torre centrale circondata da un bastione trilobato, che racchiude il cortile, attorno al quale a sua volta corre un antemurale con altre cinque torri. Per erigere il monumento è stata usata la pietra calcarea proveniente dal massiccio del Marganai.