Di fronte al castello di Pedres, vicino al centro abitato di Olbia, un alone di mistero circonda un luogo di sepolture nuragiche. Nella tomba di Giganti de su mont’e s’Abe (o s’Ape), a differenza delle migliaia di sepolture preistoriche del suo genere, i defunti erano sepolti in forma collettiva. Nella sala funeraria venivano officiati i riti sacri legati al defunto ma qui, rispetto a quanto capitava altrove, non sono stati rinvenuti nel pozzetto sacro i documenti funerari che accompagnavano il defunto sino al congiungimento con la divinità.
La costruzione fu edificata in due fasi. Nella prima, risalente al periodo della cultura di Bonnanaro, venne costruita la tomba ad allée couverte - una sorta di dolmen allungato -, successivamente, attorno al 1600 a.C., fu trasformata in tomba di Giganti con esedra e stele, delle quali potrai ammirare alcune tracce. La costruzione, originariamente costruita a forma di testa di toro, divinità generatrice di vita, era delimitata frontalmente da un semicerchio.
Al centro dell’esedra si trovavano una stele di granito alta quattro metri e, alla base, una piccola apertura usata come ingresso della tomba. Al suo interno, il sepolcro era formato da una camera lunga dieci metri, mentre l’intera struttura tuttora ben visibile è lunga 28 metri e larga sei, una delle più grandi di tutta la Sardegna.
La civiltà nuragica è testimoniata nel territorio olbiese anche dal nuraghe Riu Mulinu, uno dei più importanti monumenti preistorici del nord Sardegna, e dal pozzo sacro sa Testa, dove si svolgevano i rituali del culto dell’acqua. Olbìa, ossia ‘felice’, fu fondata dai greci, poi divenne colonia romana, che ci ha lasciato in eredità suggestive ed evidenti tracce: l’acquedotto, le terme e s’Imbalconadu, tipica fattoria romana. Per completare il tour culturale, imperdibile una visita al prezioso museo Archeologico, allestito sull’isolotto di Peddone, che ti permetterà un viaggio attraverso varie epoche, e al museo della necropoli, sotto la suggestiva basilica di San Simplicio, patrono della città. Mentre, la chiesa di san Paolo, con la sua iridescente cupola di maioliche, sarà protagonista delle tue foto.