Va in scena l'ultimo weekend dell'edizione 2023 di Autunno in Barbagia.
Sabato 16 e domenica 17 dicembre, Orune ospita la tappa conclusiva del calendario di quest'anno di una manifestazione in costante crescita di appeal e pubblico.
Nel borgo barbaricino riecheggiano le parole di scrittori come Carlo Levi ('Tutto il miele è finito') e di Grazia Deledda, che a esso si ispirò per l'ambientazione di 'Colombi e Sparvieri'. Importante anche il patrimonio archeologico: a cinque chilometri dal paese si trova la spettacolare fonte sacra nuragica Su Tempiesu, ma il territorio conta anche varie domus de janas, menhir, dolmen – tra cui quello di Istithi –, diversi nuraghi e un villaggio archeologico, Sant'Efis, con testimonianze dall'età nuragica a quella medievale.
Orune è anche una delle 'capitali' sarde del Canto a Tenore, vanta un'importante tradizione enogastronomica e custodisce edifici di pregio, come la parrocchiale di Santa Maria Maggiore – arricchita da suggestive tempere murali nella navata e nella volta, tanto da essere soprannominata la 'Cappella Sistina della Barbagia' -, e Casa Murgia, tipica dimora signorile degli inizi del XX secolo.
Le cortes aprono sabato 16 alle 9.30. Mezz'ora più tardi prende il via Partzas in Ainas, mostra in cui il pane carasau diventa tela per realizzare opere e laboratorio per bambini, avente sempre come protagonista il pane. In mattinata previste anche dimostrazioni della tessitura su telaio verticale de de sa Burra - il tappeto tipico - e della preparazione della specialità orunese di pasta, sos maccarrones lados. Gli stessi appuntamenti, con qualche leggera variazione di orario, si ripetono anche domenica 17. In più, previsti anche la sfilata itinerante degli abiti tradizionali con accompagnamento dell’organetto, preparazione de sas montecadas (tradizionale dolce di carnevale) e vestizione dell’abito tradizionale.
Il programma vede altri eventi riproporsi durante entrambe le giornate: laboratori di pani votivi e legati alla tradizione orunese, apertura della Biblioteca personale dello storico, filosofo e giurista Antonio Pigliaru, preparazioni di pasta d’orzo, maccarrones de ordascia, Su Burte ‘e Cannone, sas paneddas de gherdja e cocconeddos de recottu, oltre a immancabili esibizioni di canto a tenore. Tra le mostre ed esposizioni, costume tradizionale di Orune e mostre d'arte. I siti visitabili sono la parrocchiale di Santa Maria Maggiore, la chiesa di Santa Caterina, Sa Untana Manna, piazza Giardini - con le pietre sonore di Pinuccio Sciola - il villaggio archeologico Sant’Efis e la fonte sacra Su Tempiesu.
Per ulteriori informazioni, visita la pagina facebook ufficiale di Autunno in Barbagia e la pagina del sito cuoredellasardegna.it dedicata alla tappa di Orune.