È un piccolo paesino di meno di trecento abitanti ai piedi dell’altopiano della Giara di Gesturi, nell’Alta Marmilla. Albagiara divenne comune indipendente nel 1959, staccandosi da Usellus. Da frazione si chiamava Ollastra Usellus poi assunse il nome attuale, che fa poeticamente riferimento al sorgere del sole sul ciglio della Giara. Il paesino è suddiviso in quattro vicinati: san Pietro, Planu-Ibba, Pinna Fiscura e su Forraxi, caratterizzati da abitazioni in pietra e antichi portali.
Il territorio di Albagiara è ricco di testimonianze archeologiche risalenti a età nuragica ed epoca romana. Sorge, infatti, vicinissimo all’antica città di Uselis, fondata dai romani in età tardo-repubblicana e ribattezzata come colonia in età imperiale Iulia Augusta Uselis, ricordata dal geografo Tolomeo e nominata in una tavola bronzea del 158 d.C. (conservata al museo Archeologico nazionale di Cagliari). I primi registri canonici in cui appare il nome di Ollastra Usellus risalgono al 1341. In epoca medioevale il centro entrò a far parte del giudicato di Arborea.
Una visita culturale al centro del borgo non può prescindere dall’affascinante chiesa parrocchiale di san Sebastiano, ricostruita, su un impianto probabilmente medievale, tra Seicento e Settecento, come indicano il prospetto curvilineo con coronamento ad arco inflesso e le cappelle laterali aggiunte.
Nel territorio circostante si estende il bosco di su Padenti, rigoglioso di lecci, roverelle e sughere, che offrono frescura e riparo al visitatore nelle calde giornate estive. Le olive, da cui si ricava una qualità d’olio particolarmente gustosa, e le mandorle, base dei dolci tradizionali che allietano le feste religiose (amaretti, gateau e gueffus), sono tra le produzioni d’eccellenza dei campi di Albagiara.