Si inerpica a 700 metri d’altezza, attorniato da boschi, in posizione dominante su un paesaggio che va dal Gennargentu a nord-ovest alle coste di Tortolì-Arbatax, da cui dista circa 25 chilometri, a sud-est. Talana è un paese di poco più di mille abitanti dell’Ogliastra più profonda, terra di centenari e ‘invecchiamento di successo’ grazie anche ad ambiente salubre, stile di vita e buon cibo. Natura incontaminata e infiniti punti panoramici sono le sue attrazioni: è luogo ideale per escursioni su sentieri segnalati, in mezzo a folti boschi e pendii rocciosi scoscesi, attraversati da gole nascoste scavate dall’acqua, dove i più arditi possono praticare il ‘torrentismo’, tra rapide e piccole cascate. Da ammirare le colline di granito rosa che si elevano fino ai quasi 800 metri del monte Mundugia, curioso per forma trapezoidale e impressionante per verticalità.
Il toponimo ha origine preromana, da ricondurre a Thalna o Thalana, divinità etrusca, o a Tàlara (poi Tàlana), con riferimento a ‘zone montane’. Tipico paese di montagna, è arrampicato su alcuni poggi che interrompono ripidi costoni sottostanti al bosco di Funtana ‘e Filigi, che poi ricominciano fino alla valle di Coa ‘e Serra. Talana ha conservato l’impianto antico: viuzze strette e tortuose collegate da frequenti scalette e contornate da case a più piani, alcune con murature in granito grigio. L’intreccio di strade converge nella parrocchiale di santa Marta, costruita a inizio XIX secolo, custode di cinquecentesche statue lignee. È sede di due feste, a fine luglio santa ‘Marta piccola’, a inizio settembre santa Marta manna. Alla fine di settembre il paese celebra san Michele, la cui chiesetta è scomparsa, ma resta un centro socio-culturale a lui dedicato. La statua di sant’Efisio, la prima domenica di maggio, è portata in processione fino alla chiesetta campestre a lui dedicata.
Le ricette tradizionali sono incentrate su culurgiones, arrosti di carni e formaggi. Eccellenze agroalimentari arrivano da oliveti, vigneti e pascoli: olio d’oliva, cannonau e prosciutto, che scoprirai in occasione della mostra-mercato regionale del prosciutto, tra fine luglio e inizio agosto. Per scoprire l’artigianato locale ecco la mostra Arti Antiga, allestita nella casa museo di via Cavour, con opere tessili, in ferro battuto e ceramica, che riscoprono tradizioni e usi antichi. La ricchezza di sorgenti e fontane - Gillaoro, s’Orgoese, sa Carrera e Funtana ‘e Idda nel solo abitato - ha attratto genti sin dal periodo prenuragico, come testimoniano le domus de Janas di Silla Caccari. La zona fu densamente abitata in età nuragica: si contano 70 insediamenti, spesso su sporgenze rocciose. Le massime espressioni sono il villaggio di Praidas a oltre mille metri d’altezza e i nuraghi Bau ‘e Tanca e s’Arcu ‘e s’Apiargiu (o Lotzorei), misterioso e ben conservato.