Tutto iniziò con uno sbarco nella meravigliosa e all’epoca deserta spiaggia di Cala Sinzias. Da questo evento ebbe origine la più grande struttura penale agricola italiana, divenuta oggi un elegante centro amministrativo e culturale, ‘cuore’ di un giovane Comune. L’ex colonia penale di Castiadas sorge nella borgata centrale, una delle sedici sparse tra costa ed entroterra, che costituiscono il paese ‘diffuso’, divenuto autonomo nel 1986. Furono trenta detenuti e sette agenti di custodia provenienti da Cagliari a raggiungere via mare l’area, nell’agosto del 1875, per avviare lavori di bonifica dopo secoli di abbandono. Il Sarrabus era, infatti, un territorio paludoso, disabitato a causa della malaria e delle epidemie di peste. Il primo nucleo della colonia ebbe origine sulla collina di is Praidis, in seguito, anche grazie all’apporto di centinaia di altri detenuti, si costruirono numerose strutture fino a svilupparsi in una vera e propria cittadella autosufficiente. Le campagne furono bonificate e si impiantarono vigneti, uliveti e frutteti, oltre a coltivazioni di cereali. Attorno alla palazzina della direzione, alla villa del direttore e alle strutture carcerarie sorsero officine e falegnamerie. La colonia poteva contare, inoltre, su ospedale, pronto soccorso, farmacia e ufficio postale. Tra detenuti, agenti e impiegati con le rispettive famiglie si arrivò a ospitare più di duemila persone.
Obiettivo della colonia, oltre alla riqualificazione dell’area, era anche il futuro reinserimento sociale dei forzati, i quali ricevevano una scolarizzazione di base e imparavano un mestiere. La colonia cessò la propria attività nel 1952, quanto l’Ente di trasformazione fondiaria e agraria della Sardegna acquisì la gestione del territorio e lo riorganizzò suddividendolo in varie aziende. La chiusura definitiva avvenne quattro anni più tardi: i carcerati furono trasferiti in altre colonie penali, tra cui quelle di is Arenas, nel territorio di Arbus, e sull’isola dell’Asinara.
Nei locali della direzione potrai visitare il museo del territorio, articolato su due piani, dove approfondirai la storia della colonia e conoscerai le tradizioni del Sarrabus. Potrai osservare le condizioni in cui venivano reclusi i detenuti visitando gli ambienti carcerari, per poi cambiare completamente atmosfera ammirando giardino e sale della villa del direttore, oggi usata anche come location per eventi e cerimonie. A pochi passi da villa e direzione si trova anche la chiesa di san Basilide, edificata dagli stessi detenuti alla fine del XIX secolo. Il piccolo tempio ha una sola navata e presenta all’ingresso una vetrata raffigurante il santo titolare. Percorrendo circa 500 metri a nord rispetto alla villa, potrai visitare il cimitero storico.
Poco più di dieci chilometri separano l’ex colonia dal lungo e spettacolare litorale di Castiadas, sul quale si alternano le spiagge gioiello di Cala Pira, Cala Sinzias, Cannisoni, la Marina di san Pietro e Monte Turno, oltre cui inizia l’incantevole distesa di sabbia bianca di Costa Rei.