Tacchi, guglie e picchi rocciosi, sono i muti testimoni di un’era geologica che ha inglobato nel loro corpo fossili, scisti, calcari e dolomie d’epoca cambriana. Irrompono prepotenti sui paesaggi della Sardegna, sono così pregnanti di energia accumulata in centinaia di milioni di anni che già in età nuragica erano percepiti e segnati come luoghi di devozione, un sentimento dovuto alle manifestazioni cosmiche ritenute divine e soprannaturali. Tanta di quella magica aura e di quella solitudine trascendentale arriveranno sino a te, mentre percorri i sentieri che portano ai loro piedi. Eccone alcuni, meta di insolite escursioni.
La raggiungi percorrendo l’incantevole spianata di coni e colate laviche che costellano la Valle dei Nuraghi del Meilogu. In alcuni vulcani spenti potrai persino affacciarti e guardare dentro. Il paesaggio che la circonda è talmente surreale e fiabesco che si racconta fosse abitato dalle fate. E quando in Sardegna si tirano in ballo le Janas non è mai a caso.
A Pedra Longa arriverai con un sentiero impegnativo o più comodamente in auto, mentre alla base dell’Aguglia percorrendo il trekking per Cala Goloritzè. Celebri e molto frequentate, le loro foto fanno il giro del web, sia inquadrate dal mare, con lo sfondo bianco del calcare innestato di ginepri, sia prese da terra, perse nel blu del golfo di Orosei. Danno il meglio oltre l’estate, quando sono immerse nei “sovraumani silenzi” del Supramonte di Baunei.
A Pedra Longa arriverai con un sentiero impegnativo o più comodamente in auto, mentre alla base dell’Aguglia percorrendo il trekking per Cala Goloritzè. Celebri e molto frequentate, le loro foto fanno il giro del web, sia inquadrate dal mare, con lo sfondo bianco del calcare innestato di ginepri, sia prese da terra, perse nel blu del golfo di Orosei. Danno il meglio oltre l’estate, quando sono immerse nei “sovraumani silenzi” del Supramonte di Baunei.
La raggiungi percorrendo l’incantevole spianata di coni e colate laviche che costellano la Valle dei Nuraghi del Meilogu. In alcuni vulcani spenti potrai persino affacciarti e guardare dentro. Il paesaggio che la circonda è talmente surreale e fiabesco che si racconta fosse abitato dalle fate. E quando in Sardegna si tirano in ballo le Janas non è mai a caso.
A Pedra Longa arriverai con un sentiero impegnativo o più comodamente in auto, mentre alla base dell’Aguglia percorrendo il trekking per Cala Goloritzè. Celebri e molto frequentate, le loro foto fanno il giro del web, sia inquadrate dal mare, con lo sfondo bianco del calcare innestato di ginepri, sia prese da terra, perse nel blu del golfo di Orosei. Danno il meglio oltre l’estate, quando sono immerse nei “sovraumani silenzi” del Supramonte di Baunei.