È una porzione dell’enorme territorio paludoso a sud di Oristano bonificato tra 1934 e 1937. S’Ena Arrubia, incastonato fra pineta costiera e lunghissima e sabbiosa spiaggia della Marina di Arborea, è ‘il relitto’ del grande stagno salato di Sassu, in origine suddiviso in 200 piccole e grandi aree palustri ed esteso più di tremila ettari. Oggi lo stagno arborense comprende un decimo di quell’enorme estensione ed è divenuto un bacino indipendente, salvatosi dal prosciugamento e alimentato da canali artificiali di acqua dolce. Lo scarico a mare avviene tramite saracinesche poste vicino al borgo di pescatori di Marceddì, dominato dalla cinquecentesca Torrevecchia. Qui una cooperativa regolamenta l’attività nelle acque dello stagno e ogni anno cattura molti quintali di anguille, carpe, muggini e spigole, che arrivano sui tavoli dei ristoranti locali e di tutta l’Isola.
L’abbondanza ittica, unita alla bassa profondità (da mezzo metro a uno e mezzo), sono un’attrazione per numerose specie di uccelli palustri. Alcuni, molto rari, nidificano sulle sue sponde: airone rosso, fistione turco e martin pescatore. Trovano il loro habitat ideale, tra flora paludosa (spartina, giunco, salicornia) e acque azzurre dello stagno, anche folaghe, gabbiani e polli sultani. E, nel paradiso del birdwatching, non mancano i colori affascinanti e i movimenti leggiadri dei fenicotteri rosa che ci fanno tappa durante le migrazioni tra Africa ed Europa. Tutte le assidue presenze di volatili hanno fatto sì che s’Ena Arrubia diventasse oasi di protezione faunistica riconosciuta dalla Convenzione di Ramsar (1977) e sito di interesse comunitario. In prossimità della zona paludosa, tra pineta e spiaggia, c’è la possibilità di fare camping a contatto con la natura.
Il centro abitato di Arborea dista circa sei chilometri dalla laguna. Sorto negli anni Trenta del XX secolo in seguito alla bonifica del Sassu, ha una tipica struttura perfettamente regolare: viali alberati rettilinei e paralleli e case a due piani in stile liberty e neogotico, circondate dal verde. È uno dei maggiori centri di attività e produzione agropastorale e ortofrutticola della Sardegna.