Paesaggi unici e variegati, coste rocciose e lunghe spiagge, lagune e aree verdi, dentro un ecosistema che tutela le sue biodiversità ed è habitat ideale per la riproduzione di molte specie. L’area marina di Capo Carbonara si trova nel territorio del rinomato centro turistico di Villasimius ed è suddivisa in due baie dal promontorio omonimo, per un’estensione totale di 86 chilometri quadrati, da Capo Boi all’isola di Serpentara, comprendendo isola dei Cavoli e secche dei Berni, di Mezzo, di Libeccio, dei Pescatelli e di santa Caterina, dove giace la Madonna del naufrago, statua di Pinuccio Sciola, meta a luglio di una solenne processione.
Ricchezza di specie vegetali e animali, tra cui la pinna nobilis (enorme mollusco bivalve), limpidezza delle acque, colori del mare, sabbia e granito rendono unico un tratto di mare dove deliziose calette e splendide spiagge si alternano a promontori erosi dal tempo. Un sentiero nella macchia mediterranea ti porterà da Capo Carbonara a Porto Giunco. La spiaggia tra i due promontori è da sogno: dune protette da ginepri secolari e, dietro, lo stagno di Notteri che ospita uccelli come calandro, falco pellegrino, fenicottero rosa e marangone. Dall’alto ti apparirà come una striscia di sabbia racchiusa tra ‘due mari’.
Nell’area marina, all’interno della quale è vietata la pesca, potrai immergerti tutto l’anno grazie ai centri diving autorizzati. Gli scenari sono spettacolari: spaccature, avvallamenti e bastioni colorati da giallo delle margherite di mare e rosso delle gorgonie. Nei Variglioni facilmente incontrerai branchi di barracuda, mentre nella secca di Cala Caterina ti troverai faccia a faccia con enormi cernie e orate. Praterie di posidonia, essenziale per l’ossigenazione delle acque, offrono riparo a tanti organismi, permettendone lo sviluppo. In foreste sommerse vivono sciami di capponi, corvine, dentici, gamberi, occhiate, polpi, ricciole, saraghi, triglie. Con la pescaturismo parteciperai alle attività professionali, degustando il pesce appena tirato su dalle reti.
All’interno dell’area, sono protetti anche tartarughe e delfini, che potrai avvistare a sud di Serpentara, all’alba e al tramonto. Mareggiate e secche hanno provocato naufragi che relegano nelle profondità relitti di ogni epoca: una galera romana, un veliero aragonese (XV secolo), il piroscafo Egle (1943) e il traghetto Elba Ferry.