Divenuto frazione di Cagliari nel 1937, il Comune di Elmas acquistò l’autonomia nel 1989. Nel suo territorio sorge il moderno aeroporto intitolato a Mario Mameli, lo scalo che movimenta più passeggeri tra le tre ‘porte d’ingresso’ principali della Sardegna, a soli dieci minuti dal centro del capoluogo. Interessante per storia e architettura è anche l’aeroporto militare, testimone nel 1927 delle imprese di De Pinedo e Balbo. La grande caserma degli avieri è uno degli edifici più particolari con la rampa elicoidale per salita e discesa. A Elmas risiede anche il centro stampa più importante dell’Isola.
Nata come villaggio di pescatori e agricoltori sulle rive dello stagno di Cagliari (detta laguna di santa Gilla), sua espressione naturalistica più attraente dove potrai osservare il volo dei fenicotteri rosa, la cittadina oggi vanta quasi diecimila abitanti ed è in costante crescita. Le prime testimonianze che attestano una frequentazione del territorio risalgono al Neolitico recente e all’età nuragica. A pochi passi dalla Carales punica e poi romana, il primo abitato sorgeva sulle rive della laguna: l’area era punto strategico per commerci e coltivazioni. Di epoca romana ci sono resti di abitazioni e forse un tempio: sono numerosi i ritrovamenti di conci calcarei e marmorei, colonne e tessere di mosaico. Nel Medioevo la zona fu abitata dai monaci benedettini di san Vittore di Marsiglia. I vittorini ci hanno lasciato in eredità la chiesa di santa Caterina di Semelia, piccolo gioiello di architettura romanica, che conserva gli originari tetto a capriate lignee, pavimento e soglia. Sta al centro di una grande corte, ai suoi lati le cumbessias (novenari), dove soggiornavano i pellegrini nei giorni di festa. Le celebrazioni in onore della santa si svolgono dal lunedì di Pentecoste per tre giorni. L’insediamento medioevale sulle rive della laguna si chiamava, appunto, Semelia. Il villaggio fu espropriato a fine XIII secolo dai pisani e cadde poi sotto mano aragonese. Gli abitanti lo abbandonarono per spingersi all’interno, in quella che diventerà Villa del Mas.
La parrocchiale di san Sebastiano è l’edificio di culto di recente realizzazione più importante. I festeggiamenti in suo onore si svolgono il 20 gennaio: attorno a un grande fuoco c’è l’offerta di prodotti tipici ai fedeli.