Si trova al centro di un’area dall’inestimabile valore archeologico in tema di necropoli prenuragiche, grazie all'elevata quantità - e qualità - delle decorazioni che caratterizzano le tombe. Quelle della necropoli di Sa Pala Larga, nel territorio di Bonorva, rappresentano però un unicum. In particolare la tomba VII: al suo interno ammirerai una serie di grandi spirali rosse, dipinte con l’ocra applicata a mano, ancora oggi dal colore vivido e acceso. Non a caso, è conosciuta anche come la ‘tomba delle spirali’. In più, nei vani adiacenti, ecco scacchiere sul soffitto, corna sovrapposte ed elementi architettonici a simulare una ‘casa’ del defunto.
Il sito - uno dei 17 inseriti dall'Unesco tra i Patrimoni dell'Umanità - ospita undici domus de Janas attestate, forse altre sono ancora nascoste dalla vegetazione. Si individuano tre nuclei: il primo comprende le tombe numerate da I a V, il secondo le tombe VI e VII, il terzo le restanti quattro. Secondo alcune testimonianze, tra il secondo e il terzo nucleo si ergeva un menhir. Si entra nella ‘tomba delle spirali’ attraverso un ampio dromos, dotato di banconi laterali. Da qui, attraverso il vano 0, nel quale noterai una fossetta con al centro una coppella, accederai al vano 1 e di seguito al 2, la cella principale della tomba. Le coppie di corna sovrapposte si trovano sul lato d’ingresso, ma a catturare la tua attenzione sarà una delle celle laterali, il vano 3, dove compaiono le spirali. Il motivo a scacchiera è sul controsoffitto del vano 4. Anche le altre tombe sono decorate: nella domus I ci sono travi scolpite, triangoli, protomi e fasce in rilievo. La tomba III spicca per una protome scolpita a bassorilievo su un pilastro rettangolare. Nel muso distinguerai chiaramente occhi e orecchie. Ritorna anche qui il motivo delle spirali, in questo caso incise, che hanno origine da una fascia alla base della protome e ai lati della figura centrale.
Pochi chilometri separano Sa Pala Larga dalla necropoli preistorica forse più nota e documentata dell’Isola: Sant’Andrea Priu. Venti domus, tra cui la maestosa ‘Tomba del Capo’, una ‘reggia’ funeraria con 18 ambienti e splendidi affreschi realizzati in epoca bizantina, quando fu adibita a chiesa rupestre.
Il tour prosegue verso ovest, dove ammirare la fonte sacra nuragica di Su Lumarzu e il villaggio medioevale ‘fantasma’ di Rebeccu. In tema di domus de Janas, altro imperdibile sito vicino è la necropoli di Mandra Antine, poco fuori Thiesi, dove ammirare un raro esempio di pitture policrome in una tomba preistorica.