Dentro la cinta muraria del cimitero, all’uscita orientale del centro abitato di Galtellì, scorgerai sulla destra un alto campanile. Fa parte del complesso di San Pietro, un tempo sede vescovile del piccolo borgo della bassa Baronìa, trasferita nel 1496 a Nuoro. Dei tre edifici della diocesi medievale, il campanile a sezione quadrata fu eretto forse nel tardo Cinquecento su una torre più antica, la grande cattedrale romanica è rimasta incompiuta, mentre l’altra chiesa, forse altomedievale, più piccola e in origine a una navata, fu poi ampliata a tre navate.
Intorno al 1090 si iniziò a costruire la grande chiesa romanica che doveva fungere da cattedrale della diocesi di Galtellum. Forse già esisteva la chiesa piccola, inadatta a ospitare la cattedra vescovile. Nel 1138 la diocesi passò sotto il controllo dell’arcivescovado di Pisa: tra dipendenza dai pisani e mancanza di fondi i lavori furono sospesi. La cattedrale avrebbe dovuto presentarsi come un edificio imponente ma furono eretti solo il fianco settentrionale dell’aula, il transetto e l’abside orientata. Nelle murature esterne furono poste due tombe vescovili. A seguito dell’abbandono del cantiere, il vescovo continuò a risiedere nella chiesa minore, decorata e nobilitata lungo tutte le pareti da affreschi di pittori umbro-laziali dei primi decenni del XIII secolo, un ciclo raffigurante storie di Vecchio e Nuovo Testamento. Sono riemersi grazie a un recente restauro: oggi potrai ammirarli in tutta la loro bellezza. Per adeguare la chiesa al rango ‘vescovile’, la pianta fu ampliata a tre navate, furono elevati fianco nord dell’aula, braccio settentrionale del transetto e testata orientale di quello meridionale, mentre l’abside fu ricostruita. I paramenti esterni sono costituiti da pietra locale. La luce si diffonde da monofore centinate che si aprono nell’abside e in un braccio del transetto.
Dall’ex cattedrale riprendi il cammino lungo le vie lastricate di un borgo straordinariamente devoto: nell’arco di circa un chilometro quadrato incontrerai cinque chiese, tra cui alcuni gioielli architettonici, come la chiesa del Santissimo Crocifisso. E poi altre tre nelle campagne in direzione del monte Tuttavista, dove potrai abbinare visita culturale a escursione naturalistica: dalla cima osserverai panorami mozzafiato.