Disposto ad anfiteatro in una valle, tra colline coltivate a oliveti, frutteti e vigneti, si affaccia sul panorama del golfo dell’Asinara. Sennori è un paese di settemila abitanti, stretto fra Sassari e Sorso, in Romangia, territorio che prende nome da Romania, ‘le terre conquistate da Roma’, in contrapposizione alla Barbaria. Il paese nacque, forse, durante l’età romana, come villaggio-presidio, citato per la prima volta in documenti scritti nel 1082. A ricordare l’epoca feudale resta il Palattu Ezzu. Oggi è un centro essenzialmente agricolo, che produce ottimi olio e vino, fonti primarie della sua ricchezza, non a caso fa parte delle associazioni nazionali ‘città dell’olio’ e ‘città del vino’ (primo Comune sardo a ricevere il titolo). Sennori è famoso anche per la tradizione artigiana che si esprime nell’arte dell’intreccio, con produzione di cestini da foglie di palma nana, e negli abiti tradizionali: vanta quattro varianti femminili, tra le più preziose in Sardegna. Anche l’abito maschile è molto ricco.