Jerzu, Tortolì, Oliena e Mamoiada, filari e cantine nel cuore della Sardegna
Percorso: 125 km
Tempo di percorrenza stradale: 02h35
Un paese adagiato sulle pendici di un 'taccu' calcareo e costruito su vari livelli, ‘a terrazzamanti’. Attorno, vigneti ricavati sui fianchi ripidi delle colline. Nel suo territorio si produce il famoso cannonau rosso doc: è noto in tutta la Sardegna come ‘la città del vino’.
Cittadina conosciuta per la tradizione enogastronomica che si combina con le origini agropastorali. Nel suo territorio si produce un ottimo vino grazie alla coltivazione di uve cannonau e un’ampia offerta di vini da aperitivo, da tavola e da dessert. I vini accompagnano piatti tradizionali come i culurgiones, varietà di ravioli preparati con pasta a base di farina e acqua e un ripieno di patate e formaggio.
È un paese agricolo conosciuto per le bellezze paesaggistiche e il vino. Nel territorio viene prodotto un cannonau di ottima qualità, il Nepente, ricordato anche da Gabriele D’Annunzio nella prefazione della guida “le osterie d’Italia” di Hans Barth (1909): “Non conoscete il nepente d’Oliena neppure per fama? Ahi lasso! Io sono certo che, se ne beveste un sorso, non vorreste mai più partirvi...”.
Nel 1770 i viceré sabaudi notarono Mamoiada per l’abbondanza di vigneti. Nel paese si produce un ottimo cannonau, dall’aroma speciale e dall’elevata gradazione alcolica. Il centro è famoso per le sue tradizionali maschere carnevalesche dei Mamuthones e degli Issohadores e per il meraviglioso contesto ambientale di boschi di querce e castagni che circondano il centro abitato.