Il colle Santu Bainzu di Thiesi con due piccole cime di eruzione, i monti quasi ‘gemelli’ Pabulena di Ploaghe e Ruju di Siligo, l’affascinante monte Annaru-Pòddighe di Giave e il profilo tabulare del monte Pèlao che copre il territorio di vari Comuni logudoresi. Una serie di cinque crateri si ergono solitari occupando oltre ventimila metri quadri della provincia di Sassari. Sono divenuti monumento naturale protetto nel 1994 e, insieme ad altri coni vulcanici – tra cui i monti Cuccureddu di Cherémule e Oes di Torralba - costellano la regione storica del Logudoro-Meilogu. Una terra di vulcani spenti, un paesaggio insolito e unico: coni vulcanici e colate laviche le danno una conformazione peculiare, con piccole alture a volte aguzze, a volte arrotondate e talvolta tagliate da tavolati pianeggianti.