La storia di Nostra Signora di Bonacatu ha inizio nel V secolo, quando i colonizzatori bizantini cominciarono a erigere una chiesetta quadrangolare (12 metri per lato) in basalto e trachite. Successivi rimaneggiamenti (VII-VIII secolo) furono apportati quando forse si era già insediato il primo nucleo dell’attuale Bonarcado, borgo alle falde del Montiferru, a 25 chilometri da Oristano. Il sito del piccolo santuario, di certo uno dei primissimi edifici cristiani dell’Isola, affonda le sue radici in vicende ancora più remote, risalenti a un insediamento nuragico sul quale si sovrappose un villaggio romano con edificio termale, i cui resti furono usati per costruire il santuario. Ne è testimone una vasca con pavimento a mosaico nel ‘braccio’ orientale.

Il nome porta con sé leggende: pare che la chiesa fosse stata scoperta nel bosco da un cacciatore, da cui bonacatu, ovvero ‘buon ritrovamento’.